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Coldiretti Marche, terremoto: “Salvi i Mapre, ma dobbiamo ragionare al dopo emergenza”

Plauso alla richiesta accolta. Presidente Gardoni: "Vanno mantenuti dando la possibilità alle aziende di riscattarli in maniera definitiva"

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Terremoto: verifiche e sopralluoghi presso le aziende agricole e zootecniche del maceratese da parte del Corpo Forestale dello Stato: un allevamento inagibile a Ussita

Sospiro di sollievo per gli allevatori terremotati sulla vicenda Mapre con i moduli abitativi che non saranno tolti alle aziende zootecniche.

Il contratto di noleggio è stato infatti prorogato per tutto il 2024 dopo l’intervento della Regione Marche, seguito alle indicazioni del Commissario straordinario per la Ricostruzione.

Plaude Coldiretti Marche che per prima, lo scorso marzo, aveva lanciato l’allarme e chiesto il mantenimento delle strutture. All’epoca la Regione aveva informato che i Mapre, i moduli abitativi rurali pensati per consentire agli allevatori di poter continuare a vivere vicino agli allevamenti e consentire loro di accudire quotidianamente gli animali, avrebbero dovuto essere liberati entro il 7 giugno. Per gli occupanti era stato previsto un contributo per autonoma sistemazione nel comune di residenza ma la decisione aveva preoccupato e non poco il settore.

“Estremamente difficile trovare un alloggio in aree rurali e questo li costringerà ad abbandonare le loro attività. Si rischia lo spopolamento e la tenuta del territorio” avevano sentenziato da Coldiretti. Ora arriva la schiarita. Gli allevatori potranno rimanere nei Mapre. I moduli, 126 in tutto, erano stati installati insieme a 304 moduli stalla, 90 stalle realizzate direttamente dagli allevatori e 253 fienili nel 2016, a seguito delle scosse, nelle province di Ascoli, Fermo e Macerata.

“Siamo soddisfatti – è il commento di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – e diamo merito al commissario straordinario Castelli di essere intervenuto per sanare una situazione che poteva peggiorare ulteriormente la vita degli imprenditori zootecnici. Il lavoro, tuttavia, non si esaurisce qui perché dobbiamo definire anche il dopo emergenza. A nostro avviso tutte le strutture, che in molte realtà hanno rappresentato una miglioria rispetto alle vecchie strutture presenti, vanno mantenuti dando la possibilità alle aziende di riscattarli in maniera definitiva”.

Secondo il Commissario straordinario per il terremoto Guido Castelli, “la soluzione che abbiamo individuato per i moduli Mapre per gli allevatori colpiti dal sisma è stata possibile grazie a una fruttuosa collaborazione con la Regione Marche, che ha firmato il provvedimento, e in particolare il Presidente Francesco Acquaroli che ha fin dall’inizio condiviso una visione chiara sulla gestione del post sisma nel cratere marchigiano. Piena collaborazione anche con la Protezione civile, con cui stiamo dialogando per trovare soluzioni più stabili nel futuro post emergenza. Il nostro obiettivo infatti è garantire risposte agli allevatori, che sono da sempre un valore enorme per i nostri territori interni, rappresentando un presidio essenziale anche per la tutela della biodiversità e per l’economia locale”.

da Coldiretti Marche

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