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Banca Marche, alla sbarra i membri del collegio sindacale

Si tratta di Marco Pierluca, Piero Valentini e Franco D’Angelo

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Banca Marche, sede di Jesi

Nella mattinata del 3 luglio si è tenuta presso il Tribunale di Ancona l’udienza del giudizio abbreviato richiesto dai membri del collegio sindacale di Banca Marche, Marco Pierluca, Piero Valentini e Franco D’Angelo relativo al crack Banca Marche. Durante scorsa udienza la Procura aveva chiesto 7 anni e 6 mesi di reclusione per i sindaci e la confisca dei loro beni.

Nella giornata del 3 luglio sono stati ascoltati le parti civili che, tramite l’avv. Napolitano della Banca di Italia, l’avv.  Canafoglia che assiste 2682 parti civili, hanno ripercorso i passaggi salienti della vicenda.

Banca Marche erogava finanziamenti ad imprenditori edili , senza curarsi delle gravi carenze istruttorie delle relative pratiche ed in alcuni casi senza valutare gli indici di rischio dei clienti, che sconsigliavano l’erogazione dei prestiti , anche per importi ingenti.

In alcuni casi le garanzie acquisite non erano effettive o presentavano criticità: le garanzie personali erano rilasciate dagli stessi soggetti su diverse società o dalle stesse società del gruppo, senza considerare il complessivo indebitamento del gruppo e dei garanti e senza valutare adeguatamente la loro capacità patrimoniale rispetto alla complessiva esposizione verso BDM e/o l’intero sistema bancario.

A volte la garanzia consisteva nel pegno di titoli emessi dalla stessa BDM ed acquistati con parte del finanziamento erogato, prassi vietata. In altri casi i finanziamenti erano concessi per estinguere pregressi debiti verso la stessa banca.

Tutte queste prassi venivano contestate da Bankitalia al c.d.a. di Banca Marche ed al Collegio Sindacale, i quali restavano inermi, anzi per reperire la liquidità necessaria a continuare ad operare promuovevano l’aumento di capitale sociale che ha portato ad un danno di 180 milioni di euro a tutti gli azionisti che ignari vi hanno partecipato.

I legali delle parti civili hanno evidenziato come i sindaci abbiano omesso ogni controllo, nonostante fossero al corrente di tali gravi condotte che hanno finito con creare il dissesto della Banca.

Nella sua interezza la vicenda Banca Marche ha prodotto un danno di oltre 1 miliardo di euro a danno di tutti gli azionisti che hanno finito con il perdere tutti i loro risparmi investiti nelle azioni della Banca. L’udienza è stata rinviata al 18 luglio 2018 e sarà la volta a parlare del legale del collegio sindacale.

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