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Crisi Bizzarri di Corinaldo, Giancarli in un’interrogazione chiede lumi sulla situazione

La notizia di un interessamento da parte di un'azienda del settore a rilevare l'impresa hanno spinto il consigliere a chiedere una verifica

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Enzo Giancarli

Crisi Bizzarri di Corinaldo, il consigliere regionale, Enzo Giancarli, chiede con un’interrogazione presentata questa mattina, di fare il punto della situazione sull’azienda che produce mobili da diversi decenni e che conta più di cento dipendenti.

Già lo scorso anno – ricorda Giancarli – la Regione si era fatta protagonista dopo l’avvio della procedura di mobilità per il licenziamento collettivo per cessazione dell’attività aziendale, gestendo diversi incontri con tutte le parti sociali coinvolte. Alcuni mesi fa poi – continua Giancarli – l’interessamento di un’azienda del settore per riavviare la produzione ed il 12 giugno scorso, l’approvazione all’unanimità della mozione dell’Assemblea legislativa per aggiornare l’elenco dei Comuni appartenenti alle aree di crisi non complessa, tra cui figura Corinaldo. Alla luce di queste novità – sottolinea il consigliere – mi preme conoscere se ci siano azioni in atto per salvare la Bizzarri”.

In particolare il consigliere Giancarli con il documento presentato questa mattina chiede di conoscere “quali sono le ragioni che, nonostante i numerosi incontri con tutte le parti coinvolte: azienda, lavoratori, sindacati, istituzioni, hanno impedito la costruzione di un proficuo percorso di ripresa produttiva. Chiedo anche – prosegue Giancarli – se il presidente della Giunta regionale abbia valutato la possibiltà di attivare strumenti per favorire la ripresa produttiva o strumenti statali possibili a seguito della mozione approvata sull’ampliamento del bacino dei Comuni delle aree di crisi non complesse“.

Tra le richieste che più premono al consigliere Giancarli anche quella di conoscere la situazione attuale dei lavoratori, quanti sono quelli coinvolti dalla crisi e quanti siano quelli già ricollocati.

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