Industria al centro di politiche regionali, Acquaroli e Ricci a confronto in Confindustria
Consegnato documento elaborato da Assise 2025 con analisi e proposte del mondo produttivo: coinvolti centinaia di imprenditori

Confindustria Marche ha ospitato nel pomeriggio di giovedì 11 settembre i due principali candidati alla presidenza della Regione Marche, Francesco Acquaroli e Matteo Ricci, al confronto dal titolo “Costruire futuro: l’industria, motore di innovazione, crescita e attrattività per il territorio”.
L’incontro ha rappresentato anche il punto d’arrivo delle Assise, un percorso partecipativo che ha coinvolto centinaia di imprenditori per l’elaborazione di un documento condiviso di analisi e proposte consegnato a chi guiderà le Marche per il prossimo quinquennio.
Ha aperto i saluti introduttivi Diego Mingarelli, presidente di Confindustria Ancona e delegato delle Assise. “Oggi vogliamo far emergere la voce delle imprese in un confronto aperto e costruttivo – ha esordito Mingarelli – Le Assise 2025 sono il risultato di un percorso che ha coinvolto centinaia di imprenditori di ogni settore e di ogni zona del territorio marchigiano. Abbiamo ascoltato, discusso, raccolto idee e proposte, per elaborare la voce collettiva di chi ogni giorno investe, innova, crea occupazione e tiene viva la competitività. Le imprese sperimentano nuove tecnologie, modelli di lavoro e competenze. La politica ha l’occasione di guardare a questi esempi e trasformarli in politiche pubbliche, amplificare ciò che funziona. Alla politica chiediamo di essere un acceleratore e non ostacolo, affinché crei le condizioni giuste per generare crescita, senza disperdere energie in direzioni che non rispondono ai bisogni reali del territorio. Le imprese non chiedono scorciatoie, ma di essere partner di sviluppo. Il senso delle Assise è proprio la volontà di costruire futuro insieme, con responsabilità e visione”.
“Il documento che abbiamo elaborato è frutto dell’ascolto degli imprenditori e delle loro esperienze concrete – ha sottolineato il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali – L’industria marchigiana non è solo storia di eccellenze locali, ma infrastruttura di futuro. È un bene comune, la base della crescita economica, di un’occupazione stabile e della coesione sociale. Se vogliamo restare una terra di lavoro e di opportunità, dobbiamo avere il coraggio di mettere sempre di più l’industria al centro del domani. Le imprese sono pronte a fare a loro parte, ma serve una nuova alleanza tra istituzioni e sistema produttivo, concentrando le risorse su interventi mirati che attivino investimenti, creino valore e occupazione. A chi governerà le Marche chiediamo una visione chiara e coraggiosa, consapevole de valore dell’industria, con tre obiettivi cruciali: crescita, attrattività, sviluppo equilibrato e sostenibile. Abbiamo raccolto dagli imprenditori alcune esigenze che confermano le priorità di attenzione verso le infrastrutture, le politiche ambientali, la necessità di coniugare governo del territorio e rilancio delle aree più fragili, ma anche uno spiccato interesse per la dimensione sociale e i servizi alla persona. Auspichiamo una pubblica amministrazione partner di sviluppo e promotrice di attrattività duratura. Con questo spirito consegniamo il nostro documento di analisi e proposte, un contributo concreto”.
“Parlare di costruzioni significa parlare di territorio, comunità, sviluppo e identità – le parole del presidente di Ance Marche, Stefano Violoni – Il comparto edile non è solo un settore economico, ma un motore di trasformazione, capace di generare valore, occupazione e coesione. Dopo una lunga crisi, il settore ha mostrato segni di ripresa e consolidamento. Auspichiamo una politica industriale che riconosca il valore dell’edilizia come bene comune, capace di ricostruire, di rigenerare il nostro territorio, di valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico e affrontare con coraggio le transizioni ecologica e digitale”.
I due candidati sono stati chiamati ad intervenire con la loro proposta di governo su quattro blocchi tematici. Il primo tema è stato lo sviluppo industriale e l’attrazione di capitali e giovani: proposte per rafforzare la competitività, attrarre investimenti, come sfruttare l’opportunità della Zes.
Il secondo blocco è stato dedicato all’innovazione e alla sostenibilità: transizione digitale ed economica, politiche per favorire l’innovazione e la diversificazione, temi ambientali e transizione energetica.
Terzo tema, infrastrutture e territorio, quindi priorità infrastrutturali dei due candidati, strategie contro lo spopolamento delle aree interne, gestione efficace delle opere finanziate dal Pnrr, politiche per l’edilizia.
Infine si è dedicato il quarto blocco alla competitività e promozione del territorio: sostegno alla crescita delle Pmi, strategie per l’internazionalizzazione e valorizzazione del brand Marche.
Scarica in PDF e leggi il documento di analisi e proposte redatto da Confindustria Marche
da Confindustria Marche
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