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Cure palliative, convegno all’Università di Ancona

Si svolgerà sabato 3 dicembre: ad organizzare l'associazione L'Amore Donato, che ricorda Donato Ciceroni

Donato Ciceroni

L’Associazione Amore Donato onlus, organizza per sabato 3 dicembre presso l’Università Politecnica delle Marche a Torrette di Ancona un convegno dal titolo “Persone che curano”.


Nata dopo la tragica e prematura scomparsa dell’avvocato Donato Ciceroni, l’Associazione si è subito indirizzata verso un progetto dedicato alla cura della persona malata, in particolare con l’uso di cure palliative. Già lo scorso anno, al primo appuntamento, il convegno organizzato ha avuto un enorme successo e quest’anno si punta a bissarne l’esperienza.

Un taglio innovativo, sicuramente medico ma dove i relatori saranno filosofi, psicologi, medici proprio per raccontare e spiegare una cura forse più etica, morale che fisica. A moderare il convegno sarà Rossana Berardi, direttore Clinica di Oncologia Medica, Direttore Centro di Riferimento Regionale di Genetica Oncologica, Università Politecnica delle Marche -Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Ancona assieme al presidente della IV commissione sanità Marche Fabrizio Volpini.

La cura è l’azione primaria che porta alla vita e da cui nessuno può prescindere per poter crescere; nell’evolversi dell’umanità si è arrivati a classificare la cura in base agli ambiti e alle dimensioni professionali e non in cui è coinvolta ma la domanda che ora sorge è: esiste una professionalità che può prescindere dal concetto di cura? O piuttosto, c’è bisogno di ristabilire la cura all’interno della propria vita e quindi declinarla nelle varie professionalità?

Il taglio di quest’anno del convegno è stato volutamente formativo e universitario perché si ritiene primaria l’esigenza di ritrovare le origini e le modalità della cura, in senso ontologico e non solo. Non sono sufficienti le terapie a lenire le sofferenze e a tamponare l’impossibilità di essere tutt’uno mente e corpo. E’ necessario riprendere con forza e determinazione il nostro essere tutt’uno anima e corpo al fine di poter dare una riposta umana al nostro dolore, sia esso temporaneo o duraturo.

Le cure palliative, che sono il filone in cui si inserisce questo convegno, come da statuto della nostra associazione, hanno radici più profonde della legge 38 del 2010, richiamano un’umanità e un bisogno di prendersi cura che ha origini antiche e che tuttavia, nonostante il fluire del tempo e l’estrema evoluzione dell’uomo, richiamano l’essenza della vita, interpellano l’anima e il cuore e fanno eco ad una scelta umana di fronte alla precarietà e fragilità quotidiana.

Il convegno vuole mettere in luce il bisogno di cura non solo nelle professioni sanitarie ma anche nella quotidianità di ognuno di noi, cercando di fornire strumenti e riflessioni sull’estrema necessità di prendersi cura l’uno dell’altro per poter crescere nelle relazioni e nella consapevolezza dell’imprescindibile bisogno di essere curati che ogni uomo ha, indipendentemente dal suo stato di salute, sociale ed economico.

 

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