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Servizio continuato pur da precario a scuola: i Giudici danno ancora ragione al docente

In secondo grado viene respinto il ricorso del Ministero su un caso avvenuto nelle Marche

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Scuola, banchi, studenti, alunni, insegnanti, lezioni

Vittoria anche in secondo grado per l’insegnante di musica al quale i giudici di primo grado avevano riconosciuto un indennizzo e scatti di anzianità perché, pur precario, aveva ininterrottamente prestato servizio a Liceo Classico Rinaldini di Ancona.

I giudici di Appello della sezione Lavoro di Ancona hanno respinto il ricorso del Ministero della Istruzione confermando quanto asserito dal primo grado e cioè che “le cattedre musicali non erano create per far fronte alla fluttuazione temporanea della popolazione scolastica o lasciate temporaneamente scoperte da parte dell’avente diritto, ma vere e proprie cattedre vacanti e disponibili, solo formalmente non ricomprese nell’organico di diritto”.

L’insegnante, 34 anni, anche in questo caso difeso dagli avvocati Matteo Catalani e Simona Cognini dell’ufficio legale della Uil Scuola Marche, ha prestato ininterrottamente servizio dal 2010 con contratti a tempo determinato che scadevano a giugno e riprendevano a settembre.

Un uso improprio e distorto delle supplenze che, scrivono ora i giudici di secondo grado, “hanno in realtà soddisfatto esigenze sostanzialmente stabili dell’organizzazione scolastica”.

Il Ministero è stato anche condannato al pagamento delle spese giudiziarie.

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