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Giornate FAI d’Autunno 2025: nelle Marche 46 aperture in tutte le province

Sabato 11 e domenica 12 ottobre la 14esima edizione dell'evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi

San Benedetto del Tronto - Paese alto

Torna per la quattordicesima edizione il grande evento di piazza che il FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni autunno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con la collaborazione della Commissione Europea e il patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Marche.

Una festa diffusa – organizzata dalle Delegazioni FAI e dai Gruppi FAI sul territorio, con l’importante partecipazione dei giovani volontari – che conferma l’impegno della Fondazione nel promuovere presso la cittadinanza, più larga possibile, la conoscenza del patrimonio, ricchissimo e variegato, di storia, arte e natura del nostro Paese, per favorirne la tutela e la valorizzazione con il contributo di tutti, e così svolgere la sua missione di educazione culturale e civica.

 

Partecipare alle Giornate FAI d’Autunno non è solo un’opportunità per scoprire e per godere del patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso l’attività del FAI; ad ogni visita si potrà sostenere, infatti, la missione della Fondazione con una donazione. L’edizione di quest’anno è un’occasione speciale per celebrare i cinquant’anni dalla nascita del FAI, fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli. Le Giornate FAI d’Autunno sono organizzate nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, attiva per tutto il mese. A chi desideri partecipare all’evento verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività della Fondazione.

 

In tale contesto, le parole del Presidente del FAI nazionale, Marco Magnifico: Le Giornate del FAI rappresentano da decenni una sorta di alleanza esemplare e feconda tra cittadini virtuosi: quelli che hanno una sincera voglia di conoscere e approfondire la storia e le vicende di questo nostro straordinario paese, e gli altri loro concittadini – in questo caso le migliaia di ferventi volontari del FAI – che tali proposte immaginano e dispongono perché possano essere, due volte ogni anno, il contenuto di una civile e variegata offerta culturale. Li unisce un comune progetto dove si semina assieme per un futuro migliore; dove sia chi dà che chi riceve – cioè entrambi – svolgono quel ruolo sussidiario a fianco a quello delle istituzioni pubbliche che fa bene a tutti, che fa bene al Paese. Il FAI offre un’opportunità di conoscenza e quindi di crescita; i cittadini, raccogliendo e accettando questa proposta, offrono con la loro partecipazione quella indispensabile forza per continuare a realizzarla, ma anche e soprattutto il sostegno necessario per portare avanti la nostra missione, in particolar modo scegliendo di iscriversi alla nostra Fondazione. Le Giornate del FAI sono una buona novella che felicemente, tra tante notizie spaventose, si ripete. Non risolve certo i problemi del mondo ma lenisce il nostro dolore quotidiano e ci ridà un poco di speranza verso la possibilità di una convivenza civile; con un’alleanza tra simili che semina pace”.

 

Le parole del Presidente del FAI Marche, Giuseppe Rivetti: “Splendide aperture, scelte con cura dalla Rete FAI regionale; un racconto corale e identitario dei beni paesaggistici e culturali. Se il paesaggio è la forma della Patria, le Marche sono tutto questo e tanto altro, in ogni parte del suo territorio. Sullo sfondo i Monti Sibillini, i misteriosi “Monti Azzurri” che incantarono Leopardi, faranno da cornice alle giornate di Autunno. Un labirinto di storie stratificate tra palazzi, ville, strade, botteghe e piazze che ancora sono in grado di raccontare l’anima dei territori. Il FAI farà rivivere proprio le storie che parlano di tradizione e desiderio di futuro, insieme alle Comunità custodi dei territori. I borghi diventeranno casa per migliaia di visitatori che ci accompagneranno durante le aperture che non lasceranno indietro nessuna persona e nessun luogo. In definitiva, come ha sottolineato il presidente Marco Magnifico, le giornate FAI rappresentano una “buona novella” che magicamente si ripete e che vogliono essere, soprattutto in questo periodo, anche giornate di Pace. Un ringraziamento particolare agli oltre 200 volontari, 60 istituti scolastici e 1.700 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità”.

Nelle Marche 46 splendide aperture in tutte le province tra le quali si segnalano a Loreto la Villa Bonci, ad Ancona, il Palazzo del Comune, già Palazzo del Popolo, e l’Orto Botanico Selva di Gallignano. Spostandosi nell’entroterra, il Castello di Nidastore  ad Arcevia, poi a Jesi, il Palazzo dei Conti Ripanti (Palazzo Ripanti Vecchio). Nella provincia di Ascoli Piceno, nel capoluogo si aprirà l’Antica Cartiera Papale, sito che fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI d’Autunno, avendo beneficiato di un contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per interventi di restauro e valorizzazione. A San Benedetto del Tronto sarà svelato il “Paese Alto”. Nel Fermano il Borgo  di Altidona. In provincia di Macerata, ecco il Borgo diSan Ginesio, mentre nel capoluogo Palazzo Buonaccorsi. Infine, in provincia di Pesaro e Urbino, la Rocca Costanza e Villa Severi a Pesaro, e l’Abbazia di San Michele Arcangelo  a Borgo Pace.

 

Elenco completo dei luoghi aperti nelle MARCHE e modalità di partecipazione all’evento su: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=MARCHE

 


Questi i numeri delle Giornate FAI d’Autunno nelle Marche:

– 46 luoghi aperti nelle Marche compreso L’Orto sul Colle dell’Infinito – Bene FAI nelle Marche
– Tutte le province coinvolte
– 18 presidi FAI tra Delegazioni FAI, Gruppi FAI, Gruppi FAI Giovani e Gruppo FAI Ponte tra Culture.
– Oltre 200 Volontari
– 60 Istituti scolastici convolti
– 700 Apprendisti Ciceroni

 

Ecco solo alcune delle aperture previste nelle MARCHE:

Ancona

Palazzo del Comune, già Palazzo del Popolo

Il Palazzo del Popolo è stato concepito come sede della vita politica e amministrativa della città. La visita proposta in occasione delle Giornate FAI d’Autunno permetterà di comprendere la differenza tra forma e funzione, e di capire come gli spazi pubblici possano cambiare significato nel tempo, senza perdere il loro valore civico.

 

Orto Botanico Selva di Gallignano

L’Orto Botanico di Selva di Gallignano è stato fondato nel 2000 dal Professore di Botanica Edoardo Biondi ed è un’area di elevato interesse naturalistico e ambientale. Si estende su una superficie di 2 ettari su un ex fondo rurale di proprietà del Comune di Ancona, concesso in uso gratuito all’Università Politecnica delle Marche. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno sarà possibile esplorare un nuovo percorso nel bosco reso fruibile grazie ad alcuni lavori che si concluderanno proprio a ridosso dell’evento. Il visitatore potrà scegliere tra due diversi itinerari, della durata rispettivamente di circa 90 e 60 minuti.

 

Arcevia (AN)

Borgo di Nidastore

Le visite proposte dal FAI l’11 e il 12 ottobre inizieranno con una panoramica storica del borgo, seguita da un percorso intorno alla cinta muraria del ‘400, ancora conservata. Proseguendo nel centro, verranno descritti alcuni palazzi ben mantenuti, con portali risalenti ai secoli XVI e XVII. Si visiteranno poi il Museo del Cardinale Elio Sgreccia, il Palazzo dell’Istituzione Uomini di Nidastore, una sorta di comunanza agraria la cui istituzione data intorno al ‘400, la Chiesa di San Sebastiano, ricostruita nell’Ottocento e che ospita una significativa Crocifissione del ‘500, e la Chiesa di Sant’Anna, situata fuori dalle mura, recentemente restaurata, con affreschi di Ercole Ramazzani che testimoniano l’arte medievale di Arcevia. Il Castello di Nidastore in occasione del dodicesimo censimento “I Luoghi del Cuore” del FAI nel 2024 si è classificato al 35° posto nazionale e al 1° posto nelle Marche con 11.153 voti.

 

Loreto (AN)

Villa Bonci. Complesso Aeronautica Militare

La costruzione, datata 1904, della sontuosa Villa Bonci sulle colline di Loreto è stata voluta fortemente dal tenore Alessandro Bonci, per manifestare il suo amore per la terra marchigiana, e per “gareggiare” in splendore con la villa del collega-rivale Beniamino Gigli. Attorno all’edificio è sorto negli anni ‘80 un complesso militare che fino al 2010 ha ospitato la Scuola Lingue Estere e poi il Centro di Formazione per l’Aviation English, eccellenza della Difesa tenuta in grande considerazione in tutta l’alleanza NATO. Il percorso proposto dal FAI permetterà di ammirare le bellezze architettoniche della Villa, normalmente non accessibile per via della sua collocazione all’interno della base dell’Aeronautica Militare, le stanze affrescate del primo piano e una mostra fotografica dedicata all’Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori.

 

Jesi (AN)

Palazzo dei conti Ripanti: nobili mecenati e imprenditori

Palazzo Ripanti Vecchio è una maestosa residenza nobiliare risalente al ‘300, in seguito ampliata e completata nel ‘700, in stile tardo barocco. È stato la residenza ufficiale dei conti Ripanti, una tra le famiglie più facoltose del territorio grazie agli ingenti possedimenti terrieri. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, i visitatori verranno condotti attraverso l’ampio portale di ingresso, accedendo al cortile centrale e allo scalone monumentale. Al piano nobile e di rappresentanza potranno ammirare alcune sale affrescate, oggi sede del Consultorio familiare, e visitare una mostra fotografica corredata di video, che ripercorre le fasi del recente e importante restauro del limitrofo Palazzo Ripanti Nuovo, oggi sede del Museo Diocesano e del teatro. Al secondo piano si potrà ammirare la Cappellina privata, finora mai aperta al pubblico, e altre sale affrescate, che oggi sono residenza privata. Ultima tappa sarà la biblioteca diocesana a pianoterra che conta oltre 60.000 volumi ed è la prima biblioteca in Italia per numero di pubblicazioni teologiche specialistiche.

 

Ascoli Piceno

Antica Cartiera Papale

La Cartiera Papale, oggi di proprietà della Provincia di Ascoli Piceno e attualmente non visitabile, sorge sulla riva del torrente Castellano. Sfruttando la forza motrice dell’acqua, nel complesso venivano azionati un mulino per cereali, una ferriera, una gualchiera per tessuti e anche un frantoio. Durante le Giornate FAI d’Autunno si visiteranno gli ambienti monumentali con gli strumenti di produzione – alcuni storici, altri frutto di riproduzioni – e verranno raccontati i processi di produzione della carta e di molitura del grano e l’utilizzo vantaggioso della risorsa idrica. La Cartiera Papale di Ascoli Piceno fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI d’Autunno, avendo beneficiato di un contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per interventi di restauro e valorizzazione.

 

San Benedetto del Tronto (AP)

Torrrione e  Borgo “Sudéndre” – Paese Alto “segreto”

Una passeggiata tra gli angoli e le storie “segrete” del Paese Alto, alla scoperta del fascino e dell’identità di un borgo antico oggi racchiuso in una città moderna, ancora oggi chiamato in dialetto “Sudèndre”, cioè “su dentro”. Partenza da Piazza Giuseppe Sacconi, tra viuzze storiche ed edifici ricchi di memorie. Sarà possibile visitare il Torrione, da cui godere di uno splendido panorama sulla città e sul mare, e la Chiesa di San Benedetto Martire, simbolo del vecchio incasato e del suo patrono; osservare dall’esterno, il Palazzo Anelli, la Casa Famiglia Santa Gemma, il Palazzo Neroni-Cancelli e la Casa del Vento. Sarà inoltre possibile visitare le altre due aperture FAI lungo il percorso: il Giardino di Villa Guidi e il Giardino del Palazzo Husson Da Camara.

 

Altidona (FM)

Altidona: un percorso tra mura antiche e arte contemporanea

Immerso tra le dolci colline della provincia di Fermo, Altidona è un piccolo gioiello custode di una storia millenaria, un luogo dove natura e storia si fondono in un equilibrio perfetto. Già abitato in epoca romana, il borgo si è sviluppato nel Medioevo attorno a un castello fortificato. Il nome “Altidona” compare per la prima volta in documenti del XII secolo, ma è nel ‘300 che il borgo assume un ruolo strategico nel sistema difensivo fermano. Il cuore del paese è un intreccio di vicoli in cotto, archi in pietra, case-torri e scorci pittoreschi che si aprono sulle campagne circostanti. La Chiesa di Santa Maria e San Ciriaco è un prezioso scrigno d’arte sacra, custodisce opere del XVIII secolo e conserva un’atmosfera raccolta e mistica. Le antiche mura castellane, ancora intatte, raccontano la storia difensiva del borgo e regalano vedute mozzafiato sul litorale adriatico. Ma Altidona va oltre il tempo: l’arte contemporanea abita le sue strade, con murales e installazioni che dialogano con l’architettura storica, creando una fusione poetica tra antico e moderno. Nel cuore del borgo, la Casa della Cultura è il simbolo più intenso di questo legame tra arte e sentimento. Qui, l’artista belga Ludwig van Molle ha trasformato il dolore per la perdita della sua amata – molto legata al borgo – in un percorso emozionante tra arte contemporanea e musica. Ad Altidona vive anche lo sguardo di uno dei più grandi testimoni del ‘900: Mario Dondero, fotografo e narratore dell’anima umana. Nel borgo è visitabile l’archivio che raccoglie sessant’anni di cultura italiana e internazionale, raccontati attraverso le sue immagini.

 

Macerata

Palazzo Buonaccorsi svelato: Famiglia e affreschi ritrovati

Palazzo Buonaccorsi, integrato nel tessuto urbano di origine medievale e rinascimentale di Macerata, occupa un intero isolato e si distingue per la posizione dominante che mette in relazione la città murata con il territorio circostante. La sua costruzione ebbe inizio nel 1697, quando Simone Buonaccorsi affidò all’architetto romano Giovan Battista Contini il progetto di una residenza monumentale. I lavori si protrassero fino ai primi decenni del Settecento, conferendo al complesso l’impronta barocca e rococò ancora oggi riconoscibile. All’interno si conservano ambienti di straordinario pregio, tra cui il piano nobile, arricchito da stucchi e decorazioni pittoriche di grande importanza: la fastosa Galleria dell’Eneide, con le tele dedicate alle vicende virgiliane e la volta affrescata con le Nozze di Bacco e Arianna da Michelangelo e Nicolò Ricciolini, rappresenta una delle più alte espressioni del barocco marchigiano. Il percorso proposto in occasione delle Giornate FAI d’Autunno sarà inedito: la visita sarà “teatralizzata” grazie all’utilizzo di abiti d’epoca e si arricchirà di racconti legati alla vita quotidiana e alla cucina del Settecento, con aneddoti curiosi e rimandi a Simone Buonaccorsi, il “papa mancato”, a cui si deve la costruzione della dimora. Infine, i visitatori potranno ammirare diversi affreschi il cui restauro è stato ultimato proprio in occasione delle Giornate FAI d’Autunno.

 

San Ginesio (MC)

San Ginesio: l’arte ritrovata

San Ginesio è un piccolo borgo caratterizzato da meravigliosi affacci sui Monti Sibillini. La passeggiata di circa 2,5 chilometri proposta durante le Giornate FAI d’Autunno costituirà l’occasione per approfondirne la storia e ammirarne i principali luoghi di interesse storico-artistico. La visita prenderà il via da Porta Picena, dove verranno raccontati gli avvenimenti salienti che hanno riguardato San Ginesio e ne verrà descritta la cinta muraria, per snodarsi poi nelle vie del borgo, passando per via dei Tiratori e in prossimità dell’ex Convento delle Benedettine, fino a raggiungere l’Auditorium di Sant’Agostino, dove sarà possibile ammirare alcune opere d’arte precedentemente conservate nella Pinacoteca, chiusa a causa degli eventi sismici del 2016/2017, tra cui la celebre pala che raffigura la Battaglia della Fornarina. Altre tappe saranno Piazza Gentili, con il Teatro Leopardi e la statua che raffigura Alberico Gentili, la Collegiata, costruita nell’XI secolo ma modificata più volte nei secoli successivi, e il bellissimo Parco di Colle Ascarano, dal quale si ammira un panorama che spazia dal Gran Sasso al Monte Conero, Monti Sibillini compresi.

 

Recanati (MC)

Orto sul Colle dell’Infinito

L’Orto sul Colle dell’Infinito è un Bene del FAI – Durante la manifestazione è possibili visitare l’Orto in autonomia inoltro è possibile partecipare a: Sabato e Domenica alle 15.00 speciale visita “Il restauro, la natura e la storia dell’Orto sul Colle dell’Infinito” una visita speciale per raccontare il prima e dopo degli interventi di restauro e valorizzazione del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e dell’orto dell’antico convento di S. Stefano. Sabato e Domenica 16.00: Visita guidata “Alla scoperta della storia, dell’arte e della poesia di Recanati” – Riservato agli iscritti FAI Un itinerario immersivo alla scoperta di Recanati, tra poesia, storia e bellezza. Sabato Pomeriggio e Domenica Visite guidate ogni 30 minuti in collaborazione con gli Apprendisti Ciceroni del Liceo G.Leopardi di Recanati In entrambe le giornate sarà possibile degustare prodotti alimentari del FAI e tipici del territorio marchigiano.

 

Pesaro (PU)

Rocca Costanza

La Rocca, detta Costanza dal nome del duca Costanzo Sforza. Le Giornate FAI d’Autunno saranno l’occasione per accedere a questo significativo monumento di Pesaro, in restauro da oltre dieci anni: per questo motivo non è regolarmente visitabile, pur ospitando alcuni eventi estivi. L’itinerario all’interno della Rocca permetterà di scoprire la storia di quest’imponente edificio, dalla sua primigenia natura difensiva al suo uso quale carcere, la piazza d’armi e alcuni angoli suggestivi e nascosti, oltre alle sue particolarità architettoniche. A conclusione delle Giornate FAI, alle ore 16 di domenica 12 ottobre, è in programma uno speciale evento riservato agli iscritti FAI, su prenotazione: incontro/conversazione su passato, presente e futuro di Rocca Costanza a cura dello Storico dell’Arte Luigi Gallo, Direttore della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, che, in qualità di Direttore Regionale Musei delle Marche, coordina e promuove i musei e i siti culturali statali della regione.

 

Villa Severi

Sede della Fondazione Meuccia Severi, la villa venne realizzata nel 1962 su disegno della proprietaria ed è immersa in un parco lussureggiante e curatissimo che si estende per circa diecimila metri quadrati. La rigogliosa vegetazione incornicia la dimora e custodisce alcune importanti sculture, parte della collezione d’arte che dal 2008 Meuccia Severi ha deciso di lasciare alla collettività per la pubblica fruizione. Prima capitana d’industria della Pesaro degli anni della ricostruzione, Meuccia nel corso della sua vita ha infatti collezionato una straordinaria raccolta di opere di scultura, pittura e grafica che guarda al moderno senza dimenticare l’antico. Importantissimi autori che rappresentano le varie modalità espressive che hanno caratterizzato il XX secolo proseguendo in quello attuale, dall’Impressionismo alle Avanguardie storiche, al Fauvismo, al Surrealismo, fino alle successive molteplicità lessicali dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. La Villa, in cui la cura del dettaglio assume la stessa importanza dell’insieme, rispecchia il gusto e la personalità della sua creatrice e il suo “vivere con l’arte”. Il rigoglioso giardino, la piscina a trifoglio, gli arredi, gli oggetti legati alle arti applicate, oltre naturalmente a quadri e sculture di notevole pregio, sono distribuiti tanto all’interno che all’esterno, formando un unicum da conservare e comunicare, soprattutto al territorio di appartenenza. Durante le Giornate FAI d’Autunno sarà possibile visitare il parco e la villa con la sua preziosa collezione d’arte, accolti dalle persone che a Meuccia Severi furono più vicine.

 

Borgo Pace (PU)

Abbazia di San Michele Arcangelo

L’Abbazia di San Michele Arcangelo, situata alle pendici dell’Appennino Umbro-Marchigiano, si trova a Lamoli, frazione di Borgo Pace. L’Abbazia è stata votata in più edizioni del censimento “I Luoghi del Cuore” del FAI, giungendo nel nono censimento del 2018 all’8° posto nella classifica nazionale e al 1° posto della classifica regionale con 24.742 voti. A seguito di questo risultato il bene ha potuto beneficiare di un contributo di 30.000 euro, grazie al quale è stato possibile rifare il tetto e l’impianto elettrico. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, oltre alle visite all’Abbazia, durante le quali ne verranno spiegate la storia e le opere d’arte che custodisce, saranno proposte anche altre iniziative alla scoperta del territorio, come l’escursione nel bosco per carpire i segreti degli antichi mestieri del boscaioli e della preparazione del carbone, con letture di poesie legate a questi antichi mestieri opera di Stefano Vittorio Gentili.

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