MarcheNotizie.info
Versione ottimizzata per la stampa

Su RSA servono impegni chiari per Regione che sappia sostenere davvero anziani e famiglie

Mangialardi: "Per un tema così delicato non servono interventi spot dell'ultimo minuto"

assistenza agli anziani

Dopo anni di immobilismo, dopo aver respinto e bocciato tutte le proposte che ho presentato dal 2021 ad oggi con mozioni, ordini del giorno, emendamenti al bilancio, la Giunta regionale ha approvato un provvedimento che introduce un aumento poco più che simbolico delle tariffe di 2,87 euro al giorno per ogni posto letto nelle residenze protette per anziani e di 3,85 euro al giorno per ogni posto letto occupato e convenzionato nelle residenze protette demenze.

I pesanti aumenti a carico degli enti gestori legati a Covid, caro energia, adeguamenti impiantistici e normativi, nuovi manuali di accreditamenti, inflazione avrebbero imposto un sostegno straordinario di ben altra entità, per riallineare le Marche alle altre Regioni che mettono in campo contributi ben più robusti.

La Giunta Acquaroli, a poche settimane dalle elezioni, pensa di prendere in giro i marchigiani con questo piccolo ritocco della quota di compartecipazione regionale a cui – e questo è davvero preoccupante – si affiancano scelte che rischiano di mettere in grave difficoltà gli anziani e le loro famiglie.

A seguito della DGR n. 1403 dell’11 agosto 2025 gli enti gestori potranno autonomamente decidere di aumentare la retta, in presenza di prestazioni aggiuntive, fino a un 75% in più rispetto (prima il tetto massimo era del 50%). In questo modo, un anziano con Alzheimer ospite di una residenza protetta demenze potrebbe arrivare a pagare fino a 2860 euro al mese.

C’è il rischio concreto di scaricare tutto l’aumento dei costi a carico degli enti gestori direttamente sugli ospiti delle strutture.

Per un tema così delicato come quello delle RSA non servono interventi spot dell’ultimo minuto con effetti potenzialmente devastanti sulle famiglie marchigiane, ma impegni concreti per una riforma organica che preveda:

– portare la quota di compartecipazione a carico della Regione ad almeno 45 euro giornalieri per le residenze protette per anziani (attualmente, a seguito del recente aumento, il contributo regionale è a 40,57 euro): lo chiedo sin dalla fase post-COVID con insistenza perché sotto quella soglia la gestione rischia di diventare insostenibile dopo i rincari, l’inflazione, il sacrosanto aumento del costo del personale.

– eliminare la distinzione tra residenze protette per anziani e residenze protette demenze: un discrimine che colpisce gli anziani con demenza i quali sono costretti a pagare il 34% in più rispetto a quelli ospitati nelle normali residenze protette (e non se ne comprende il motivo!).

– abrogare la norma che permette la possibilità di aumentare fino al 75% il costo delle rette a carico degli anziani e delle loro famiglie.

– permettere che la quota a carico dell’utente sia compartecipata anche da enti locali (come i Comuni) e rendere possibile agli enti gestori un eventuale abbassamento senza il contestuale abbassamento della quota di compartecipazione regionale: l’obbiettivo deve essere tenere basse le rette per gli anziani e le loro famiglie, anche facendo ricorso ad aiuti da parte di altre istituzioni o utilizzando rendite di altro tipo degli enti gestori che vogliono provare a non far lievitare le spese per i loro ospiti.

– aumentare i posti letto RP disponibili attraverso nuovi accreditamenti: lo impongono le lunghe liste di attesa dovuta all’attuale carenza e alla previsione di una costante crescita della popolazione over 65 anni nella nostra Regione.

Maurizio Mangialardi
Consigliere regionale PD Marche

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Marche Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!