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Cisl Marche: “caos restituzione busta paga pesante”

"Serve più rispetto per lavoratori e pensionati colpiti dal sisma"

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Lavoro, imprese, giovani, donne, finanziamenti, start up

Parlamentari della maggioranza e il Sottosegretario Crimi comunicano che la proroga dell’avvio della restituzione al 31 ottobre è ormai cosa fatta, ma essendo stata introdotta con un emendamento allo Sbloccacantieri approvato per ora solo in commissione al Senato, bisogna attendere per renderla davvero operativa, che si concluda tutto l’iter parlamentare, ossia non prima della metà del mese di giugno.

Problema non da poco, visto che la norma attualmente in vigore, che tutti dovremmo essere chiamati a rispettare, prevede l’avvio della restituzione a decorrere dal 1 giugno.
Apprendiamo dai media e dai social che dovrebbe in tutto ciò farci stare tranquilli una non meglio precisata richiesta dello stesso Sottosegretario Crimi al Direttore dell’INPS volta a bloccare la riscossione delle rate di restituzione. Peccato che l’INPS può intervenire solo sui pensionati che devono restituire l’IRPEF sospesa e sui suoi dipendenti, mentre non può nulla per tutti i lavoratori dipendenti lasciati oggi nella totale incertezza..

“Apprezziamo la buona volontà di introdurre un’ulteriore proroga, ma questo intervento tardivo sta creando incertezze e tanto disorientamento – dichiara Marco Ferracuti, Segretario regionale Cisl Marche – Ci sarà sicuramente una disparità di trattamento, tra pensionati che potrebbero essere esonerati dalla prima trattenuta, ammesso e non concesso che l’INPS accolga la richiesta del Sottosegretario Crimi, e lavoratori dipendenti che dovrebbero effettuare il pagamento diretto tramite F24 e che non possono in autonomia decidere di non adempiere a una norma di legge. Senza considerare l’incognita per i lavoratori che hanno richiesto al proprio datore di lavoro di restituire tramite sostituto d’imposta con la trattenuta in busta paga”.

Tante situazioni, tanta confusione e tante, troppe incertezze. Se i parlamentari di maggioranza e il Governo si fossero confrontati con chi quotidianamente raccoglie le istanze e le preoccupazioni di chi vive in quei territori e conosce tutta la complessa normativa relativa al sisma, sicuramente si sarebbe potuto gestire in modo più efficace un intervento di proroga. Chiediamo che il Governo si faccia carico della situazione prodotta. Ci sarebbe sempre lo spazio di intervenire per tempo, anche se in extremis, per modificare la norma che prevede l’avvio della restituzione al 1 giugno: ricordiamo che giusto un anno l’allora governo uscente ha adottato, a seguito dell’ascolto delle istanze sindacali (in particolare proprio della CISL Marche che presentò una petizione con la raccolta di oltre 4.000 firme in 5 giorni), un decreto legge che prorogava l’avvio della restituzione dell’IRPEF e dei contributi sospesi.

“Anche per questo – prosegue Ferracuti – chiediamo che il Governo intervenga direttamente per garantire ai lavoratori e ai pensionati l’immediata restituzione della prima rata che si troveranno costretti a pagare in questa situazione grottesca e paradossale provocata da un intervento atteso ma purtroppo tardivo”.

La CISL Marche resta ovviamente a disposizione dell’esecutivo e delle forze parlamentari per contribuire a dare una migliore definizione dei tanti aspetti problematici relativi alla restituzione della busta paga pesante emersi in questi mesi e che, purtroppo, continuano a non trovare vera ed adeguata soluzione.

Da

Cisl Marche

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