Politiche per la famiglia: aumentano le risorse destinate alle Marche
Nuove opportunità grazie a bonus per i minori

La Giunta regionale ha approvato la programmazione degli interventi e i criteri di riparto delle risorse derivanti dal Fondo nazionale per le politiche della famiglia annualità 2025.
Aumentano le risorse dedicate agli interventi: per le Marche saranno assegnati € 848.000 euro con un aumento significativo rispetto all’annualità 2024, quando il finanziamento ammontava a € 760.541,52.
“L’aumento dei fondi – dichiara l’assessore regionale alla Sanità e Politiche sociali per la famiglia, Paolo Calcinaro – rappresenta un riconoscimento concreto del lavoro svolto dalla Regione Marche per il sostegno alla genitorialità, alla natalità e alla coesione sociale. Con questi fondi potenzieremo i servizi di base dei Centri per la famiglia, attivati dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), e svolti anche in locali diversi dalle sedi ufficiali per rispondere maggiormente alle esigenze di prossimità del territorio. Promuoveremo in particolare interventi innovativi, capaci di rispondere ai nuovi bisogni delle famiglie e delle comunità locali”.
“Altro aspetto importante di questa delibera – continua Calcinaro – che rafforza la portata dell’intervento, oltre all’aumento delle risorse, è il fatto che, a differenza dei riparti precedenti, vengono offerte alcune linee di finanziamento, che sono da ritenere molto utili agli ATS e quindi anche ai Comuni. Ad esempio si potranno introdurre bonus alle famiglie per baby sitter oppure bonus per le attività in società sportive a favore dei minori o per attività di doposcuola”.
In riferimento ai servizi dei Centri per la famiglia, quelli di base riguardano l’informazione, il sostegno alla genitorialità e lo sviluppo delle risorse familiari e comunitarie.
Tra i servizi innovativi, da assicurare almeno nel 40% dei Centri per la famiglia e in almeno uno per ogni ATS, figurano: interventi di alfabetizzazione mediatica e digitale dei minori, per tutelarli dall’esposizione a contenuti violenti o inappropriati; attività di prevenzione e sensibilizzazione sui rischi legati all’assunzione di sostanze psicotrope, all’alcol, al gioco d’azzardo, alle dipendenze digitali; iniziative di valorizzazione dell’invecchiamento attivo, coinvolgendo le persone anziane in azioni di sostegno e accompagnamento alle famiglie.
Le risorse saranno ripartite tra gli ATS sulla base di criteri specifici, come la superficie territoriale e il numero di famiglie con almeno un figlio minorenne e convivente, oltre al 20% in quota fissa.
I criteri e gli interventi sono stati condivisi e approvati dalla Conferenza Permanente dei Coordinatori di ATS.



















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