Elezioni regionali, le risposte dei candidati alle proposte della LAV
"Si tratta di temi importanti che hanno implicazioni etiche, sociali, ambientali"

Domenica 28 e lunedì 29 settembre i cittadini marchigiani sono chiamati al voto per il rinnovo del Consiglio regionale. LAV nella sua indipendenza e trasversalità di contenuti, ha chiesto ai candidati alla Presidenza della Regione un impegno su sei punti riguardanti la tutela degli animali. Si tratta di temi importanti che hanno implicazioni etiche, sociali, ambientali e sullo sviluppo di una ricerca sicura e affidabile.
L’istituzione del Garante per i diritti degli animali, la promozione e il finanziamento di metodi alternativi all’uso di animali nella ricerca, la modifica della legge regionale sul randagismo per renderla più efficace nella prevenzione e gestione di un fenomeno ancora diffuso, la creazione di una rete di ambulatori di medicina veterinaria sociale per le persone in difficoltà che vivono con cani e gatti – sul modello già attuato in Piemonte –, una maggiore tutela della fauna selvatica anche attraverso piani regionali esclusivamente incruenti, e l’introduzione di un menù 100% vegetale nelle mense anche delle strutture sanitarie, sono solo alcune delle proposte che le sedi LAV delle Marche hanno sottoposto ai candidati alla Presidenza, invitandoli ad accoglierle e farle proprie.
A pochi giorni dal voto LAV rende noti i riscontri ricevuti:
Francesco Acquaroli (coalizione di centrodestra): I suoi cinque anni di governo sono stati segnati negativamente da diverse scelte in materia di caccia: la concessione di preaperture e, quest’anno, l’approvazione di un calendario venatorio che ha esteso in modo illecito, come decretato dal TAR, il periodo di caccia ad alcune specie di uccelli. Per quanto riguarda l’emergenza sanitaria legata all’allevamento di cani di Trecastelli, si è registrata una grave sottovalutazione iniziale della situazione. Il programma di Francesco Acquaroli e del centrodestra, sebbene faccia riferimento all’approccio OneHealth con il quale intende “integrare le dimensioni della salute umana, animale e ambientale” promuovendo politiche per affrontare anche gli impatti dei cambiamenti climatici, conferma la linea. Si propone, ad esempio, di “rafforzare il sostegno alla zootecnia” e “la trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici”, di aggiornare rapidamente il Piano Faunistico Venatorio Regionale attraverso “la condivisione di criteri e indirizzi con i principali portatori d’interesse (cacciatori e agricoltori)” nonché di “sviluppare una filiera economica avantaggio del mondo agricolo e soddisfare le aspettative del mondo venatorio.”
Il Presidente uscente non ha sottoscritto alcuno degli impegni che avevamo proposto. Solo due settimane fa il suo staff ci ha contattati, manifestando una generica disponibilità a un incontro dopo le elezioni.
Matteo Ricci (coalizione di centro sinistra e m5s): in risposta alle nostre richieste ci ha scritto: “Gli animali ed ancora di più gli animali da compagnia sono parte integrante dei nuclei famigliari di molti marchigiani. È necessario anche a livello regionale mettere in atto misure per garantirne il benessere e la tutela. Per questa ragione come candidato mi impegno a istituire un organismo di garanzia per la tutela degli animali in seno alla presidenza regionale. Già da Europarlamentare, insieme al collega Nardella, ci siamo impegnati all’inizio di questo mandato ad approvare la posizione del Parlamento sul Regolamento sugli animali da compagnia che rafforza la loro tracciabilità e il loro benessere. Se eletto presidente mi impegnerò sulla stessa linea.
Per quel che riguardo la gestione degli animali selvatici bisognerà predisporre un nuovo piano faunistico venatorio regionale e rivedere la L.R. N 7/1995 in concertazione con i diversi stakeholder coinvolti. Dovremmo poi realizzare, in collaborazione con Università e centri studi analisi sulla consistenza e conservazione delle specie ai fini di una migliore e sostenibile gestione delle stesse.”
Di fatto, quindi, Ricci ha sottoscritto la nostra richiesta di istituzione del Garante per i diritti animali e si è impegnato nella tutela di cani e gatti.
Il programma di Alleanza del cambiamento, tra le altre cose, si impegna positivamente a “Tutelare il benessere degli animali, promuovendo la loro protezione sia in ambito urbano che rurale, e il controllo del randagismo in collaborazione con i Comuni e le associazioni animaliste.”. Sul fronte della caccia, prende posizione contro la linea del Governo nazionale, dichiarando l’intenzione di respingere ogni tentativo di deregulation. Tra le proposte anche lo sviluppo dell’allevamento estensivo. Tuttavia, nessun riferimento viene fatto alla promozione di un’alimentazione interamente vegetale. A fronte dei positivi impegni di istituire Aree marine protette e di rafforzare la normativa sulla pesca illegale, in ambito ittico, il programma punta negativamente a “Sviluppare l’acquacoltura marchigiana, identificare le aree più idonee allo scopo, sostenere le imprese, promuoverne i prodotti.”
Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione): ha manifestato una disponibilità a un incontro che però non è mai stato fissato con noi.
Da Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Francesco Gerardi (Forza del Popolo), Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano), non abbiamo avuto alcuna risposta.
In definitiva, comunque, ci auguriamo che il nuovo Presidente con la nuova Giunta, anche attraverso le linee programmatiche dei loro nuovi incarichi, vogliano imprimere una svolta concreta, scegliendo di costruire una Regione più giusta, attenta ai diritti degli animali e delle persone più fragili che se ne prendono cura.
La tutela degli animali, sempre più sentita anche dall’opinione pubblica, non può più essere relegata ai margini dell’agenda politica: è tempo di adottare politiche coerenti e responsabili.
da: LAV
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