Mangialardi (PD) sulle Residenze Protette per anziani e sul “voucher residenzialità”
"Bisogna piuttosto ripristinare finanziamenti adeguati per il Fondo regionale di Solidarietà"

Tra le promesse elettorali della Giunta Acquaroli sul tema dell’assistenza agli anziani, che la destra scopre oggi a poche settimane dal voto dopo 5 anni di nulla, spicca una misura denominata “voucher residenzialità”.
Si tratta di un contributo di 250 euro al mese per le famiglie che contribuiscono al pagamento della retta di un congiunto ospitato nelle RSA e strutture affini.
Essendo una promessa dell’ultimo minuto, sono al momento poco chiari i contorni della misura: sappiamo solo che verrà attivata nel 2026, che durerà solo 2 anni (2026-2027) e che verrà erogata attraverso un bando rivolto a una platea molto ristretta: i beneficiari, infatti, saranno al massimo 1.599 (15,5% del totale) su una platea potenziale di 10.314 famiglie che teoricamente potrebbero fare domanda.
Sappiamo bene, invece, cosa verrà eliminato, ovvero il Fondo di Solidarietà istituito con la Legge Regionale n. 35/2016 che veniva utilizzato anche dai Comuni per contribuire al pagamento delle rette per le famiglie che non riuscivano a permettersele. Dunque, pur rimanendo l’obbligo di legge di intervenire quando le famiglie non ce la fanno a pagare l’intera retta, i Comuni non avranno più alcun sostegno da parte della Regione, come invece avveniva in passato.
Aldilà della evidente natura elettoralistica di questa proposta del centrodestra, trovo assolutamente sbagliato penalizzare i Comuni con effetti paradossali e potenzialmente devastanti per le famiglie.
La Giunta Acquaroli con la recente DGR n. 1403 dell’11 agosto 2025 ha consentito agli enti gestori di poter alzare le rette fino al 75% in più rispetto alla quota sanitaria. In poche parole, un ospite di una Residenza protetta demenze potrà arrivare a pagare fino a 95,34 euro giornaliere (2.860 euro al mese). Allo stesso tempo, però, sempre la Giunta Acquaroli ha tolto le risorse destinate ai Comuni per contribuire alle spese delle famiglie per pagare le rette.
Escludere gli enti locali dalla delicatissima questione dell’assistenza agli anziani è un errore grossolano: togliere loro le risorse per aiutare le famiglie a pagare le rette va a tutto danno degli ospiti delle strutture.
Un impegno convinto che assumo come candidato sarà quello di lavorare al ripristino di finanziamenti adeguati per il Fondo di solidarietà regionale (L.R. 25/2016) già in sede di Bilancio 2026-2028, tornando a coinvolgere e sostenere in modo adeguato i Comuni con provvedimenti strutturali seri: non abbiamo bisogno di voucher spot che durano 2 anni, ma di implementare un sistema coordinato di sostegno agli anziani e alle famiglie per rendere sostenibili le rette.
da: Maurizio Mangialardi
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Marche Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!