MarcheNotizie.info
Versione ottimizzata per la stampa

Migliora la qualità delle cure nei presidi Inrca delle Marche

"Garantire un’assistenza sanitaria di qualità, specializzata e attenta ai bisogni delle persone anziane è una priorità"

Sanità, medici

I dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) relativi al 2024 confermano un netto miglioramento della qualità delle cure nei presidi INRCA delle Marche, un trend positivo già evidente dal 2023 grazie a interventi organizzativi mirati e percorsi clinici più strutturati.

“L’INRCA è un punto di riferimento nazionale per la cura e l’assistenza delle persone anziane – ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. In un periodo storico in cui la longevità cresce, garantire un’assistenza sanitaria di qualità, specializzata e attenta ai bisogni delle persone anziane è una priorità. Grazie a professionisti esperti, percorsi clinici dedicati e un approccio umano alle cure, l’INRCA assicura dignità e rappresenta una vera eccellenza. I risultati raggiunti dimostrano quanto sia fondamentale investire in questa direzione, per offrire il maggiore sostegno possibile ai pazienti e alle loro famiglie”.

“Questi dati confermano che l’INRCA è un presidio di eccellenza – commenta l’assessore alla Sanità, Paolo Calcinaro -. Voglio quindi ringraziare tutti i professionisti medici e sanitari che ogni giorno operano nelle strutture, con impegno e dedizione. Insieme alla dottoressa Maria Capalbo, direttore generale, stiamo lavorando per far sì che l’INRCA possa crescere, ampliando i servizi offerti e le strutture stesse, attraverso progettualità future che avranno un forte impatto sul nostro territorio. La ringrazio per l’entusiasmo e la capacità di visione che sta mettendo in campo”.

Al presidio di Ancona, ad esempio, la mortalità a 30 giorni per scompenso cardiaco si attesta al 6,9% (media nazionale al 9,4%), mentre per l’infarto miocardico acuto scende al 2,3%, valori ben al di sotto della media nazionale (6,8%). Anche per l’ictus ischemico la mortalità è inferiore alla media nazionale, con il 5,9% dei pazienti deceduti entro 30 giorni. Miglioramenti significativi si registrano nella gestione delle riacutizzazioni di BPCO, dove la mortalità scende al 3,2% (media nazionale 9,2%), e nell’area nefrologica, grazie all’introduzione della telemedicina e della tele-dialisi, che permettono un monitoraggio costante dei pazienti e interventi più tempestivi, portando la mortalità a 30 giorni al 2%, molto sotto la media nazionale del 7,3%.

Anche il presidio di Osimo mostra dati molto positivi: la mortalità a 30 giorni per riacutizzazioni di BPCO si riduce all’1,2%, tra i valori più bassi d’Italia (media nazionale 9,1%), mentre nell’area chirurgica oltre il 92% dei pazienti sottoposti a colecistectomia laparoscopica viene dimesso entro tre giorni dall’intervento, un risultato superiore alla media nazionale.

I risultati del PNE confermano un percorso di miglioramento costante e la capacità dell’INRCA di coniugare competenza clinica, innovazione e attenzione alla fragilità degli anziani, rafforzando il ruolo dell’istituto come presidio di eccellenza nazionale nella cura della popolazione over 65.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Marche Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!