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Via libera alla ZES Unica per le Marche

Le dichiarazioni del presidente Acquaroli e dell'assessore Bugaro

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Francesco Acquaroli e Giacomo Bugaro

La Zona Economica Speciale (ZES) Unica, estesa dal Governo nazionale anche alle Marche, è stata approvata definitivamente dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, completando così l’iter già avviato al Senato, dove il provvedimento era stato approvato dalla commissione competente in sede deliberante con una procedura semplificata lo scorso 15 ottobre.

Si tratta di un passaggio determinante per estendere anche al territorio marchigiano i benefici previsti per le regioni del Sud, con l’obiettivo di favorire la ripresa economica e sostenere la competitività delle imprese.

“La ZES rappresenta un’opportunità unica per le Marche – ha voluto sottolineare il presidente della Regione Francesco Acquaroliche per le misure della semplificazione amministrativa e dei bonus occupazionali si rivolge all’intero territorio regionale. È frutto del lavoro portato avanti da oltre un anno dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che mi sento di ringraziare, insieme al Governo nazionale, per la costante attenzione che riserva alla nostra regione. La ZES è un traguardo storico: il confronto con la Commissione europea sarà fondamentale per cercare di ampliare il perimetro di applicazione della misura sugli aiuti di Stato e aggiornare i criteri nel prossimo futuro. Semplificazione, sburocratizzazione e incentivi occupazionali avranno un impatto concreto e duraturo per riportare la nostra regione al centro dello sviluppo, creando occasioni per imprese e giovani”.

“L’approvazione della ZES rappresenta una occasione storica per il rilancio della nostra regione e contestualmente un punto di partenza – spiega l’assessore Giacomo Bugaro che ha delega alla ZES –. Significa semplificazione, meno burocrazia e più investimenti, con incentivi e strumenti per creare nuova occupazione. È la ‘cassetta degli attrezzi’ che serve per dare slancio alla nostra economia e consolidare la ripresa già in corso. Con la ZES costruiamo le condizioni per uscire dalla fase di transizione e riportare le Marche al centro dello sviluppo nazionale. Ora inizierà la fase di confronto con le istituzioni europee per comprendere come mettere a terra al meglio questo strumento e ridiscutere la perimetrazione della Carta degli aiuti”.

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