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L’omaggio al teatro popolare italiano passa attraverso l’orrore della II Guerra mondiale

La vicenda di "Carmela e Paolino" in scena a Corinaldo, San Benedetto del Tronto e Matelica

Una scena de "Carmela e Paolino", foto di Barbara Paveri

Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo sono gli interpreti di Carmela e Paolino, varietà sopraffino dello spagnolo José Sanchis Sinisterra. Adattato e diretto da Angelo Savelli per la storica compagnia fiorentina Pupi & Fresedde /Teatro di Rifredi, Stabile di Innovazione il titolo torna sui palcoscenici a 25 anni dal debutto e nelle Marche fa tappa al Teatro Goldoni di Corinaldo giovedì 28, al Concordia di San Benedetto del Tronto il giorno successivo, venerdì 29, e infine sabato 30 al Piermarini di Matelica, nei cartelloni dei tre Comuni realizzati con l’AMAT in collaborazione con MiBACT e Regione Marche (e, per San Benedetto) con il sostegno di BIM Tronto.

Ay, Carmela! (questo il titolo originale spagnolo) racconta la vicenda di due oscuri attori di varietà che nel 1938, durante la guerra civile spagnola, cadono prigionieri dei falangisti e sono costretti, loro malgrado, ad improvvisare per le truppe uno scalcinato ma esilarante spettacolo dal tragico esito finale. In Carmela e Paolino il regista Savelli, d’accordo con l’autore, ha trasportato l’azione nel ‘44, in uno sperduto paese della provincia abruzzese invaso dalle armate tedesche, adattando il ricordo della performance improvvisata da Carmela e Paolino per le truppe d’occupazione ai riferimenti stilistici del varietà e dell’avanspettacolo di Nino Taranto, di Totò, di Anna Magnani a Macario e Rascel.

Carmela e Paolino assume così il ruolo di un omaggio affettuoso ad un certo teatro italiano popolare, ma anche il senso di amarognola riflessione sulla capacità (o l’incapacità) di sdegnarsi di fronte alla dignità calpestata tanto dagli orrori della guerra quanto dall’indifferenza e dalle piccole vigliaccherie quotidiane.

Arrangiamenti e musiche originali sono di Mario Pagano, e dal vivo sono eseguite da Marco Bucci al pianoforte, Ruben Chaviano al violino e Simone Ermini al sax e clarinetto. I movimenti coreografici sono di Stefano Silvestri e Cinzia Cascianini. Le scene e i costumi dello spettacolo sono di Tobia Ercolin, le luci di Alberto Mariani. Alla traduzione di Angelo Savelli, ha collaborato alla traduzione Josep Anton Codina.

Biglietti
A Corinaldo (inizio ore 21) presso il botteghino del Teatro Goldoni, tel. 338/6230078;
a San Benedetto il botteghino del Teatro Concordia sarà aperto esclusivamente il giorno di spettacolo dalle 18.30 per consentire l’acquisto, qualora disponibili, dei biglietti residui (riservati agli aventi diritto per legge e non ritirati);
a Matelica biglietteria del Teatro Piermarini aperta il giorno precedente lo spettacolo e quello di rappresentazione dalle 17 alle 20 (tel. 0737/85088).

Informazioni
Biglietterie dei teatri che ospitano lo spettacolo, Call Center dello Spettacolo delle Marche tel. 071 21 33 600 e AMAT, ad Ancona (tel. 071/2072439, www.amatmarche.net).

Inizio spettacoli
Ore 21.00 a Corinaldo e a San Benedetto, ore 21.15 a Matelica.

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