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Marche, indennità di espropriazione: proposta di legge per la nomina e il funzionamento delle Commissioni

Casini: “Con il riordino delle Province, le funzioni tornano alla Regione”

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Anna Casini

Alle Regioni tornano le competenze sulle Commissioni per la determinazione dell’indennità di espropriazione: materia prima regionale, poi passata alle Province, ora di nuovo alle autonomie regionali a seguito del riordino delle amministrazioni provinciali.

Dopo la legge regionale 21/1988, abrogata dalla 18/2009 che assegnava alle Province la materia, la Giunta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa una nuova proposta di legge per la nomina e il funzionamento delle Commissioni. “Si è reso opportuno e necessario introdurre una disciplina uniforme per tutte le Province marchigiane – afferma la vice presidente Anna Casini, assessore al Territorio, che ha presentato la proposta in Giunta – Intendiamo garantire un stretto raccordo tra le Commissioni provinciali e la competente struttura regionale dell’edilizia pubblica. A questo scopo, rispetto al passato, abbiamo previsto la presenza di esperti, dipendenti della Regione, per garantire un rapporto di proficua collaborazione fra le varie figure tecniche e amministrative coinvolte”.

Secondo la proposta della Giunta regionale, l’assetto organizzativo delle Commissioni terrà conto di quanto previsto dall’articolo 41 del testo unico dell’espropriazioni. Entro il 31 gennaio di ogni anno, dovranno determinare il Valore agricolo medio (Vam) dei terreni nel precedente anno solare, secondo i tipi di coltura praticati, oltre che esprimere pareri o determinare l’indennità nei casi previsti dalle normative.

La proposta prevede che il presidente della Commissione sia il presidente della Provincia o suo delegato. Componenti saranno (o loro delegati): l’ingegnere capo dell’Agenzia del territorio, il dirigente dell’Ufficio regionale ex Genio civile, il presidente dell’Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica), due esperti in materia di edilizia e urbanistica (scelti tra i funzionari interni della Regione), tre esperti di agricoltura e foreste (scelti dalla Regione su terne proposte dalle associazioni sindacali agricole maggiormente rappresentative), un funzionario del servizio Edilizia pubblica della Regione (scelto dal dirigente della struttura).

La funzione di segretario è svolta da un dipendente regionale. Sulla base di una ricognizione effettuata dalla Regione, risultano giacenti 16 istanze non evase dalle Commissioni provinciali: Commissioni tutte decadute, eccetto quella di Pesaro e Urbino, nominata dalla Provincia nel 2015.

Regione Marche
Pubblicato Lunedì 13 febbraio, 2017 
alle ore 15:52
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