Salute Mentale: lettera aperta ai candidati per la Regione Marche
L'associazione Tutela Salute Mentale per la Vallesina ODV chiede l'attuazione di una Delibera approvata in Consiglio Regionale

La scrivente Associazione, richiamate le criticità interessanti l’area della Salute Mentale nelle Marche, invita i Candidati alle imminenti elezioni regionali ad impegnarsi pubblicamente per l’attuazione dei punti contenuti nella Delibera del Consiglio Regionale n. 50 del 21 dicembre 2021 e di seguito riportati.
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l’Assemblea Legislativa delle Marche all’unanimità approva quanto segue
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IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
1) a convocare la Consulta regionale per la salute mentale, prevedendo anche il coinvolgimento dell’ANCI e dei direttori di dipartimento territoriali, al fine di poter disporre di un quadro preciso della situazione marchigiana e intervenire per adeguare i servizi socio-sanitari pubblici territoriali alle nuove esigenze, anche a seguito della pandemia, per arrivare alla una Conferenza regionale sulla salute mentale;
2) a disporre all’ASUR un adeguamento della spesa destinata alla salute mentale almeno pari alla percentuale della media nazionale (3,5%), prevedendo un progressivo aumento nel triennio sino al 5% previsto dal POSM e, più in generale, a prevedere che nel bilancio di previsione 2022/2024 siano stanziate risorse adeguate per garantire le necessarie prestazioni nei confronti di soggetti con problemi di salute mentale e per assicurare l’attuazione delle relative leggi regionali in merito;
3) a rivisitare la delibera di Giunta regionale 25 novembre 2014 n. 1331 “Accordo tariffe assistenza residenziale e semiresidenziale tra Regione Marche ed Enti Gestori – modifica della DGR 1011/2013” e la sua applicazione;
4) a prevedere, nell’ambito della futura programmazione economica, specifici fondi destinati ad interventi relativi alla presa in carico, da parte del Servizio di salute mentale, dell’utenza compresa tra i 16 ed i 25 anni con la costituzione di equipe territoriali appositamente formate e dedicate a questa fascia di utenza, composte da assistente sociale, educatore, psicologo e psichiatra, per la costituzione di un intervento socio-sanitario che parta da un’azione a domicilio di tipo familiare per evitare il più possibile il ricorso al ricovero;
5) a prevedere l’implementazione di centri diurni sui territori per ogni CSM (Centro salute mentale) con organico dedicato e competente, con la possibilità di avere strumenti come il gruppo appartamenti, per raccogliere
l’esigenza di residenzialità per alcuni soggetti, questi ultimi da organizzare per Area vasta; 6) a prevedere appositi tirocini di inclusione sociale (TIS), volti a fornire una adeguata formazione professionale che possa facilitare una successiva collocazione lavorativa;
7) ad attivare specifiche iniziative volte a completare la pianta organica relativa ad operatori e specialisti della salute mentale come previsto dalla delibera n. 1331”.
Preme ricordare che i punti sopra riportati affrontano solo una parte delle criticità segnalate nel tempo da parte delle Associazioni presenti sul territorio e che tali criticità, nonostante il tempo decorso, in buona sostanza permangono tutte.
L’attuazione dei punti sopra richiamati, seppure con ritardo, costituirebbe già un passo significativo verso una normalizzazione della gestione con benefici sia per gli utenti sia per le famiglie.
Tutela Salute Mentale per la Vallesina – ODV
Il Vice Presidente
Tito Augelli
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