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Istituti storici privati delle Marche: “Sostegno stabile, finanziamenti e strutture adeguate”

Il documento che viene chiesto di sottoscrivere ai candidati presidenti a favore della cultura e dell'accesso pubblico

Palazzo della Regione Marche

Agli Illustrissimi Candidati Presidenti della Regione Marche
Francesco Acquaroli, Matteo Ricci, Lidia Mangani, Claudio Bolletta, Francesco Gerardi, Beatrice Marinelli.

Illustrissimi,
con la presente, in vista delle prossime votazioni per l’elezione del Presidente della Regione Marche, siamo ad inviarVi, di seguito, a nome degli Istituti sottoscrittori, un documento redatto da questi ultimi sui problemi della cultura nella nostra regione, che intendiamo portare alla Vostra pregiata attenzione con impegno di condivisione ed iniziativa futura. Un cordiale saluto e buon lavoro.

 

Ai candidati alla presidenza della Regione Marche

Garantire sostegno stabile agli Istituti storici privati regionali, con finanziamenti e strutture adeguate a favore della cultura e dell’accesso pubblico

La cultura serve per cambiare le cose, per trasformare coscientemente la società; essa è una risorsa indispensabile per lo sviluppo, non per dominare ma per liberare la società. Di fronte ai nuovi cambiamenti tecnologici, al nuovo progresso scientifico, basti pensare solo alla irruzione dell’intelligenza artificiale che pone seri e preoccupanti interrogativi sulla tenuta democratica del vivere sociale, è miope e insensato confinare a ruolo irrilevante le forze della cultura e del sapere.

La scelta della Regione Marche di cancellare dal 1° luglio scorso il Settore Beni e Attività Culturali inserendolo in una nuova Direzione denominata Direzione Attività produttive, Imprese e Cultura desta la nostra più viva preoccupazione. Si aggrava così la già difficile situazione di operare in campo culturale, come se la storia, gli eventi storici, i documenti possano essere concepiti come solo strumento economico: non è solo con eventi fieristici e di tradizione che si sostiene la cultura marchigiana e la sua identità storica.

La Regione Marche invece può e deve continuare a rappresentare un presidio culturale di eccellenza sostenendo in particolare gli Istituti storici privati regionali sia quelli a carattere politico-giuridico che umanistico che rappresentano centri imprescindibili di ricerca storica e divulgazione scientifica: le loro biblioteche sono patrimonio collettivo, strumento di memoria condivisa e base per la costruzione della nostra identità. La storia è quella di umanisti come Bartolo da Sassoferrato, Alberico Gentili da San Ginesio, Francesco Filelfo da Tolentino, umanisti e giuristi che hanno svolto un ruolo di primordine in Europa e tutt’ora punti di riferimento internazionale per studiosi e ricercatori.

Oggi vi è un grave rischio di chiusura per gli Istituti di storia privati che vivono di lavoro volontario e ciò a causa di tagli progressivi ai finanziamenti regionali attuati da almeno dieci anni ma anche alle difficoltà di reperire luoghi fruibili.

Ufficialmente la Regione Marche riconosce gli Istituti culturali di rilievo regionale e dovrebbe promuoverne strumenti di valorizzazione del patrimonio archivistico non pubblico, finanziando progetti di restauro, inventariazione, digitalizzazione e apertura al pubblico.

Questi Istituti privati custodiscono collezioni uniche e di elevato valore, includendo biblioteche, emeroteche e archivi di notevole interesse. Le biblioteche di questi Istituti devono restare liberamente fruibili dalla popolazione, anche grazie alla rete regionale o a sedi adeguate. A questo proposito si sollecita di portare a compimento il progetto “Centro Storico Culturale Marchigiano” come da mozione n. 493/19 approvata dal Consiglio regionale delle Marche.

Queste strutture devono continuare ad essere centri di formazione per studenti, docenti e ricercatori, promuovendo convegni, pubblicazioni di rilievo nazionale e attività editoriali; solo salvaguardando gli Istituti storici privati diffusi sul territorio si favorisce il pluralismo culturale, l’inclusione e la coesione regionale.

Per questo le chiediamo di sottoscrivere questo documento impegnandosi una volta eletta/o per:
a) l’inserimento stabile di finanziamenti ordinari.
b) la creazione di bandi regionali ad hoc per interventi su archivi e biblioteche: restauro, digitalizzazione, inventariazione, apertura e accessibilità.
c) rendere disponibili sedi o spazi regionali per l’allestimento o l’espansione delle biblioteche, garantendo locali adeguati.
d) sostenere le iniziative di divulgazione: percorsi didattici per studenti, mostre, convegni, strumenti digitali, card regionali per la consultazione.
e) garantire un Fondo pluriennale regionale per la cultura storica locale, da destinare mediante convenzioni o protocolli agli Istituti, per garantire continuità progettuale.

La Regione Marche ha oggi l’occasione di riaffermare il proprio ruolo di custode attivo della memoria e promotrice della cultura locale. Garantire risorse, spazi e visibilità agli Istituti storici significa investire nella nostra identità e nel futuro civico delle nostre comunità; i finanziamenti devono servire per gli Istituti culturali privati che oggi svolgono comunque un importante funzione pubblica custodendo valorizzando e rendendo fruibili i loro patrimoni e creando cultura con mostre e iniziative varie.

Si invita pertanto i candidati alla Presidenza della Giunta regionale Marche a condividere questo documento e ad impegnarsi, una volta eletti come Presidente, a sostenere con sollecitudine le proposte sopra esposte, attivando le vie normative necessarie e i finanziamenti adeguati.

Il tempo per agire è ora: la memoria non può attendere.

i promotori
Accademia Marchigiana di Scienze Lettere e Arti
Associazione Gentile Premio
Associazione La Città Futura
Associazione Mazziniana Italiana – Ancona
Centro Internazionale di Studi Gentiliani
Centro Studi “Romolo Murri”
Centro Studi Storici Maceratesi
Deputazione di Storia Patria per le Marche
Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Olivierani Pesaro
Istituto Gramsci Marche
Istituto Internazionale di Studi Piceni “Bartolo da Sassoferrato”
Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “M. Morbiducci”
LabStoria Fabriano

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