“Un reddito di libertà per le Marche”
Una proposta bocciata ma che potrebbe essere ripresentata

“Nel maggio del 2023 avevo presentato una proposta di legge per l’istituzione del Reddito di Libertà che prevedeva lo stanziamento da parte della Regione Marche di risorse volte a integrare i fondi statali per sostenere e accompagnare le donne che subiscono violenza e sono prive di un lavoro stabile e retribuito, in un percorso di autonomia che miri anzitutto a liberarle dal ricatto della dipendenza economica.
Infatti, spesso è l’impossibilità di provvedere a sé stesse, e a volte ai propri figli, a non permettere alle donne di abbandonare l’ambiente domestico tossico, continuando a subire soprusi. Purtroppo, però, non è stato possibile approvare il testo di questa legge, perché, per oltre due anni, tutto il centrodestra si è strenuamente opposto persino alla sua discussione in aula. Un fatto grave, che testimonia l’ipocrisia di tutti i rappresentanti del centrodestra, sempre in prima linea a fare passerella con le loro promesse in occasione delle celebrazioni dell’8 marzo e del 25 novembre, per poi rimangiarsi tutto quando si tratta di costruire soluzioni efficaci contro la piaga della violenza di genere”.
A dirlo è Fabrizio Cesetti, candidato nelle liste del Partito Democratico per il collegio della provincia di Fermo alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre.
“Ovviamente – continua Cesetti – con il centrosinistra al governo delle Marche presenterò nuovamente la proposta di legge e questa volta non ci saranno ostacoli alla sua approvazione. Del resto, la sua urgenza sta nei numeri ufficiali, che ci dicono come nel triennio 2022-2024 questo contributo sia stato negato a ben 137 donne per mancanza di risorse”.
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