Congresso nazionale Ordini Ingegneri d’Italia: in chiusura il focus sull’allarme cybersecurity
Marche sul podio nella classifica degli attacchi informatici. Nella Regione +56% degli episodi di cybercrime in quattro anni

L’Italia e le Marche in sicurezza. L’ingegneria come professione della protezione dei territori e del contrasto alle fragilità delle strutture materiali ed immateriali del Paese è stato uno dei temi al centro dell’ultima giornata del sessantanovesimo Congresso nazionale del CNI, di scena ad Ancona dal 13 al 16 ottobre, che ha riunito oltre mille professionisti.
Nel capoluogo dorico l’immensa famiglia della preziosa categoria professionale.
In tema di cybersecurity è stato posto l’accento sulla fragilità del nostro Paese. Crescono, infatti, gli attacchi informatici ad aziende, pubbliche amministrazioni e privati cittadini. Elevato è anche il novero delle truffe telematiche. Secondo una recente indagine di Confartigianato, i reati informatici denunciati dalle aziende sono aumentati del 45,5% in 4 anni, a fronte della crescita del 10% di tutti gli illeciti a danno dell’attività dell’impresa. Il trend di frodi e aggressioni online subite dagli imprenditori tra il 2019 e il 2023. In questa inquietante classifica le Marche raggiungono il terzo posto con un +56% di episodi di cybercrime. Ma la situazione nazionale non suscita preoccupazioni minori.
L’agenzia Nazionale per la Cybersicurezza quantifica in 66 miliardi l’anno i costi derivanti da attacchi ai sistemi di sicurezza informatica e dei cosiddetti databreach. Il fenomeno dei crimini in area informatica è previsto in forte aumento nel nostro Pese e si stima che già nel 2026 vi sarà un ulteriore incremento di almeno 160 milioni di nuovi costi. L’Italia in questo momento è un Paese particolarmente esposto a questi fenomeni . Solo nel mese di giugno 2025 si sono registrati 433 attacchi informatici, il numero più elevato finora registrato, con un incremento del 115% rispetto a maggio. Sono stati rilevati 90 incidenti conclamati, un numero superiore a quanto rilevato nei sei mesi precedenti. I settori maggiormente colpiti sono, attualmente, quello delle Pubbliche Amministrazioni Centrali, delle Pubbliche Amministrazioni Locali e delle Telecomunicazioni.
Il Congresso Nazionale ha fatto registrare numeri “da capogiro”. Più di 20 federazioni regionali, 106 presidenti degli Ordini degli ingegneri e oltre 1300 delegati provenienti da ogni parte d’Italia; con loro, alcuni dei massimi esponenti economici e politici del Paese; ed ancora, scienziati, istituzioni, esperti, professionisti, tecnici, decine di tavoli tematici.
“La centralità dell’universo ingegneristico nazionale per il futuro del Paese rende l’intera categoria il solido architrave della modernizzazione italiana e della lotta ad ogni fragilità strutturale e sistemica della nostra vita collettiva” ha spiegato Stefano Capannelli, Presidente dell’Ordine provinciale di Ancona.
“Dalla nostra categoria – ha proseguito Capannelli – nascono soluzioni all’avanguardia contro le criticità più eterogenee: dalla prevenzione sismica alle infrastrutture, dalle opere pubbliche alla sicurezza delle reti telematiche e digitali”.
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