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Post terremoto 2022 nelle Marche: “Da ottobre 2025 svolta sulla ricostruzione”

Mangialardi: "Nuova amministrazione regionale recupererà tempo perso dopo 3 anni di nulla da parte di Giunta Acquaroli"

Shakemovie - Propagazione onde sismiche terremoto 9 novembre 2022

Il terremoto del 9 novembre 2022, meglio conosciuto come il “terremoto invisibile” per via del totale disinteresse da parte della Giunta Acquaroli nella ricostruzione (mai partita), ha colpito duramente l’intera provincia di Ancona.

Lo sanno bene le tante persone sfollate su Ancona città, che hanno costituito il Comitato 707 per sollecitare le istituzioni a prendere atto della necessità di intervenire sulle centinaia di abitazioni danneggiate e rese inagibili.

Avevo sollecitato sin dal giorno stesso della scossa la Giunta regionale a comunicare immediatamente lo stato d’emergenza, che Acquaroli non voleva nemmeno chiedere “per non danneggiare il turismo” (!). L’obbiettivo era inserire sin da subito a bilancio una somma, anche piccola, per far partire le progettazioni al più presto, subito dopo la ricognizione dei danni.

Sono passati mesi solo per il riconoscimento dello stato di calamità; sono passati poi altri mesi prima di decidere di inserire la ricostruzione del terremoto 2022 nella struttura commissariale del sisma 2016; sono passati poi altri anni prima di vedere stanziate per il 2026 le prime scarsissime risorse, non aggiuntive ma prese dal bilancio complessivo del Commissario sisma 2016.

Nel frattempo, le persone sono rimaste fuori dalle proprie case e, purtroppo, ci rimarranno ancora per molto tempo visto che la ricostruzione ad oggi non è nemmeno partita.

Anche tanti edifici pubblici e chiese hanno subito danni: tra di esse, una tra le più importanti è certamente il Duomo di Senigallia, inagibile in ogni sua parte.

Già in passato e da ultimo lo scorso 18 aprile avevo sollecitato la Giunta Acquaroli a stanziare le risorse necessarie ad avviare almeno la progettazione per far partire il cantiere per ricucire le ferite del nostro Duomo.

I miei appelli sono caduti nel vuoto e rimasti inascoltati. Ora, a causa di questa inerzia, anche il campanile ha subito crolli. Non c’è da stupirsi: se si lascia un edificio danneggiato in stato di abbandono per 3 anni presumibilmente la situazione non potrà che aggravarsi con il tempo.

Ad oggi la Giunta Acquaroli non ha trovato ancora nemmeno i soldi per avviare la progettazione, mentre il Duomo rimane chiuso, la struttura si va ammalorando e si sottrae alla città un luogo di grande rilievo religioso, identitario, nonché di interesse turistico.

Ora, però, è tempo di una svolta dopo 3 anni di nulla: tra poche settimane ci saranno le elezioni regionali e le battaglie che ho portato avanti dall’opposizione potranno essere messe a disposizione della nuova amministrazione regionale che dovrà imprimere una svolta immediata, nella consapevolezza che i 3 anni persi peseranno anche sull’iter e sulla conclusione dei lavori, visto che parliamo di un appalto di 6,7 milioni di euro.

Sono tuttavia fiducioso che sapremo recuperare il tempo perso da Acquaroli iniziando da un rapido avvio della progettazione.

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