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Rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale degli edili

Previsto un aumento di 178 euro

lavoro, occupazione, edilizia

La sottoscrizione del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali dell’edilizia ed affini decorre dal 1 maggio 2025 e avrà validità fino al 30 settembre 2028 sia per la parte economica che normativa. Il contratto trova applicazione rispetto ai rapporti di lavoro in corso alla data del 1 maggio 2025 o instaurati successivamente.

“Come Cedam, Cassa Edile dell’Artigianato e delle Pmi delle Marche – afferma il Presidente Aramis Garbatini – attendevamo con apprensione il rinnovo del CCNL per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese dell’edilizia come impegno delle Parti sociali per la crescita del settore artigiano, la valorizzazione delle imprese virtuose e la tutela del lavoro”.

Nel rinnovo contrattuale è previsto anche un consistente aumento salariale a sostegno dei lavoratori, pari a 178,00 euro: 75,00 euro dal 1 maggio 2025; 35,00 euro dal 1 gennaio 2026; 35,00 euro dal 1 gennaio 2027; 33,00 euro dal 1 gennaio 2028. Il precedente contratto era scaduto il 30 settembre 2024.

Molte le novità che andranno concretizzate “tra le quali – aggiunge Garbatini – l’istituzione del Fondo Artigianato Qualificazione e Sviluppo, un nuovo Protocollo sull’orario di lavoro, la Premialità per le imprese e per i lavoratori, il Catalogo Formativo Nazionale” da attuare con la collaborazione della scuola edile Edilart Marche.

I vertici di Cassa Edile assicurano che “ci stiamo organizzando per fornire questi servizi ai nostri iscritti siano essi imprese o lavoratori”.

Con il rinnovo del contratto le Parti Sociali si ribadisce l’urgenza di definire un quadro stabile e strutturale di incentivazione per il mercato privato a sostegno degli investimenti delle famiglie in materia di riqualificazione edilizia, efficientamento energetico e sicurezza sismica. Viene inoltre rilanciata la richiesta di un impegno istituzionale per il riconoscimento della legge di accesso alla professione quale prerequisito per operare nel settore, in coerenza con le finalità di legalità, trasparenza e qualità.

La Cassa Edile torna a rimarcare l’importanza di una normativa che rafforzi la presenza delle micro e piccole imprese nel mercato degli appalti pubblici, garantendo il rispetto della contrattazione collettiva sottoscritta dalle parti comparativamente più rappresentative. “Se vogliamo rinnovare il settore ed essere attrattivi – dice il vicepresidente Tonino Passaretti – occorre rinnovare l’impegno per un sistema di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro con il pieno coinvolgimento degli enti bilaterali di settore”.

Il rinnovo del CCNL Edilizia Artigianato e PMI si conferma dunque come uno strumento di regolazione e di sviluppo, al servizio di un’edilizia che vuole continuare a crescere su basi solide, con imprese responsabili, lavoratori formati e istituzioni capaci di riconoscere e sostenere chi produce valore per l’intero Paese.

Infine, con la sottoscrizione di questo contratto, le Parti Sociali riaffermano il ruolo centrale della bilateralità quale presidio di legalità, inclusione formazione e sviluppo sostenibile del settore.

“La Cedam, in qualità di Cassa Edile dell’Artigianato e delle Pmi delle Marche – conclude Passaretti – è in prima linea per offrire servizi, prestazioni e formazione mettendo la sicurezza nei cantieri, la legalità e lo sviluppo sostenibile al primo posto, dando contemporaneamente valore e priorità all’uomo e al suo benessere”.

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