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Mangialardi: “La nomina di Salvi non chiude la crisi della giunta regionale”

"Acquaroli ha utilizzato Saltamartini come agnello sacrificale per provare a ricomporre i cocci di una coalizione ormai in frantumi"

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Maurizio Mangialardi

“Più che chiudere la crisi della giunta regionale, la nomina del dottor Aldo Salvi a sottosegretario, ne certifica il carattere irreversibile e mette definitivamente a nudo le profonde divisioni del centrodestra marchigiano che stanno paralizzando l’attività istituzionale della Regione Marche. Non solo, il fatto che il dottor Salvi si occuperà prevalentemente di sanità, conferma le critiche che il nostro gruppo assembleare muove da tempo alla fallimentare politica sanitaria della giunta Acquaroli. Di fatto, la decisione di commissariare un ormai sempre più isolato assessore Saltamartini è il segno tangibile che tanto la riorganizzazione quanto l’imbarazzante Piano Socio Sanitario non hanno convinto neppure il presidente Acquaroli e la sua maggioranza. Peccato che i danni ormai siano stati fatti e la nomina del dottor Salvi potrà fare davvero poco per ripararli e dare quelle risposte che i cittadini si attendono in termini di abbattimento delle liste di attesa, ritorno alla piena funzionalità dei pronto soccorso e riduzione della mobilità passiva”.

A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico.

“Alla fine – continua Mangialardi – Acquaroli ha utilizzato Saltamartini come agnello sacrificale per provare a ricomporre i cocci di una coalizione ormai in frantumi. Apparentemente oggi il presidente sembra più forte, stante anche la spaccatura tra la segreteria politica della Lega e la maggior parte dei suoi consiglieri regionali, che non hanno nessuna intenzione di mettere a rischio le loro poltrone per seguire la linea politica tracciata da Giorgia Latini. Ma alla fine sarà davvero così? Non è difficile immaginare le tensioni che per Acquaroli si apriranno sia in consiglio, a causa delle aspettative frustrate di chi, come la consigliera Acciarri, già pregustava la nomina ad assessore al posto di Saltamartini, sia fuori dell’aula, dove i colonnelli della Latini, su tutti l’ex onorevole Lucentini, sono rimasti ancora una volta a bocca asciutta. Come al solito, però, le conseguenze più gravi ricadranno sui marchigiani”.

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