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Giovani calciatori di Matelica rimasti intossicati da monossido di carbonio

Dieci pazienti risultano già dimessi mentre gli altri dieci sono ancora trattenuti in Osservazione

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Camera iperbarica

Un’intera squadra di giovanissima calciatori di una squadra di Matelica è rimasta intossicata da monossido di carbonio, dopo il consueto allenamento del pomeriggio del 9 gennaio.

I ragazzi sono stati trasportati all’ospedale di Fabriano (Ancona) e al materno-infantile Salesi di Ancona e da qui inviati al Centro “Iperbarica Adriatica” di Fano dove hanno trascorso la notte per un intervento urgente di ossigenoterapia. I ragazzi, che hanno 12-13 anni, hanno accusato malesseri mentre erano nello spogliatoio: mal di testa, nausea, sonnolenza, perdita dei sensi. Intossicato anche l’allenatore.

Sul posto i tecnici del Comune, i vigili del fuoco e i carabinieri. Il locale era saturo di monossido di carbonio a causa di un guasto alla caldaia. Il sindaco Alessandro Delpriori ha vietato l’uso della struttura. I ragazzi si sono rimessi e sono già stati riconsegnati alle famiglie.

I pazienti, 19 ragazzi tra i 12 e 14 anni di età più l’allenatore, si sono presentati con evidenti sintomi quali cefalea, vertigini, nausea e vomito e a tutti è stato assegnato il codice giallo per sospetta intossicazione da CO.

Valutata la situazione, il Pronto Soccorso ha lanciato l’allarme PEIMAF (Piano Emergenza Intraospedaliero per Massiccio Afflusso di Feriti) richiedendo l’impegno non solo di tutte le forze lavoro in pronta disponibilità, ma anche reclutando personale non in servizio, come previsto dalle procedure PEIMAF.

Confermata la diagnosi con tutti gli accertamenti clinico-diagnostici appropriati, si è proceduto in urgenza al primo trattamento ed alla somministrazione di ossigeno al 100%. Nel frattempo sono stati presi contatti per sottoporre i pazienti a sedute di O2-terapia iperbarica presso i servizi di Fano e Ravenna e, allertata la centrale trasporti, si è provveduto a organizzare il trasferimento utilizzando anche il personale tecnico in reperibilità e non.

Del totale dei pazienti, 2 sono stati direttamente presi in carico dal nosocomio di Fabriano, mentre 18 hanno necessitato del servizio di O2-terapia iperbarica e, di questi, 8 sono stati inviati a Fano e 10 a Ravenna.

Alle ore 12:00 del 10 gennaio, 10 pazienti risultano già dimessi mentre gli altri 10, trattenuti in Osservazione Breve, si sottoporranno ad una seconda seduta di O2-terapia iperbarica nel pomeriggio e, se il quadro sintomatologico si confermerà normalizzato, si potrà ipotizzare una dimissione a breve termine.

La Direzione Medica Ospedaliera ringrazia tutti i colleghi e i professionisti del Pronto Soccorso e degli altri servizi intervenuti che, con particolare dedizione e professionalità, hanno garantito l’assistenza più appropriata ai pazienti, permettendo rapidamente di normalizzare una situazione dalle conseguenze potenzialmente critiche. Un ringraziamento particolare va al Responsabile dell’U.O. Pronto Soccorso per aver ben coordinato sin dalle ore notturne gli aspetti gestionali e clinici legati alla gestione dell’iperafflusso di pazienti.

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