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25 novembre: il messaggio della Presidente della Commissione regionale Pari opportunità

Maria Lina Vitturini nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: "Violenza multiforme va fermata"

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Maria Lina Vitturini

“La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita oltre venticinque anni fa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla spinta della barbara uccisione delle tre sorelle Mirabal, offre a tutti noi l’occasione di svolgere una riflessione sulla condizione delle donne.

Una riflessione che potrà essere arricchita anche dagli interventi e dalle testimonianze che si succederanno nel corso della seduta aperta del Consiglio regionale in programma martedì 25 novembre.

Utilissimo, a questo scopo, sarà ascoltare, conoscere e prendere piena consapevolezza dei dati che scaturiscono dal Rapporto annuale sulla violenza di genere nelle Marche che verrà illustrato nell’Aula del Consiglio regionale.

Da questi dati, già pubblicati sul sito della Regione Marche, emerge un trend del fenomeno della violenza purtroppo in aumento (+7%) e una sorta di multiformità del fenomeno. Il femminicidio che rappresenta la forma estrema della violenza, ma vanno anche considerate la violenza fisica, la violenza sessuale, la violenza psicologica, tutti i nuovi tipi di violenza che scorrono sui social fino ad arrivare ad un altro tipo di violenza che è la violenza economica.

In conseguenza del femminicidio di Giulia Cecchetin, uccisa dal fidanzato nel 2023, abbiamo assistito, anche nelle Marche, ad un aumento della propensione a denunciare da parte delle donne vittime di violenza: 800 donne al giorno hanno chiamato il 1522, che è il numero verde antiviolenza attivo 24 ore su 24.

La Commissione regionale Pari opportunità che mi onoro di presiedere ha lavorato per 5 anni costantemente e incessantemente su tanti fronti. Abbiamo patrocinato e sostenuto economicamente più di 100 progetti all’anno, ogni 4 mesi abbiamo dato contributi e patrocini, quindi 100 progetti che hanno visto coinvolte tutte le istituzioni, comuni, province, associazioni, fondazioni e soprattutto scuole. Abbiamo lavorato nelle scuole, siamo entrati attivamente nelle reti antiviolenza che fanno capo a tutte le province, organizzando convegni, facendo sensibilizzazione su vari fronti, facendo convegni anche nel lavoro, perché purtroppo ci sono tanti casi di violenza anche nell’ambito lavorativo. Crediamo infatti che anche cercando di migliorare la posizione lavorativa delle donne si combatta la violenza.

Sul piano della legislazione molto è stato fatto, ma molto ancora si può fare. Nelle Marche è stato istituito il reddito di libertà (Su 163 domande, 83 donne hanno avuto il reddito di libertà) a dimostrazione di un impegno concreto anche in termini di Bilancio regionale.

La Commissione Pari opportunità continuerà a lavorare confermando l’impegno a sostenere tutte le donne vittime di violenza e in difficoltà. A loro diciamo di non avere paura e di denunciare. Denunciate perché sul territorio ci sono tutti gli strumenti per poter fuggire da questa violenza. Non bisogna subire, non bisogna avere paura, noi ci siamo e vi siamo vicine.

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