Emergenza “Blue Tongue”, la Regione emana le linee guida per gli allevatori
Già 60 gli allevamenti toccati dalla malattia nelle Marche

Si chiama “Blue Tongue”, letteralmente “lingua blu” o “febbre catarrale negli ovini” e viene identificata con la sigla BT-ST8. È una malattia infettiva dei ruminanti (ovini, ovicaprini e bovini) sia selvatici che domestici, e viene trasmessa da insetti vettori, in particolare moscerini del genere Culicoides. In Italia è soggetta a sorveglianza e controllo da parte del Ministero della Salute. La malattia può causare sintomi come febbre, gonfiore della lingua, secrezioni nasali e zoppia negli animali più colpiti, non è trasmissibile all’uomo e non si assume con gli alimenti di origine animale.
Sul territorio della regione Marche, in considerazione della diffusione della Blue Tongue e alla crescente comparsa di focolai della malattia, è stata attivata l’Unità di Crisi Regionale che si è riunita attraverso il GORES-Marche in data 27.06.2025 e successivamente in data 01.07.2025 per valutare la situazione epidemiologica e le possibili azioni di contrasto e mitigazione dell’ondata epidemica. Al momento sul territorio regionale sono 60 gli allevamenti coinvolti, di cui una buona parte è stata accertata la diffusione del virus mentre per la restante si attendono conferme essendo in atto analisi. Statisticamente, l’incidenza del virus è del 10% di animali contagiati, mentre la mortalità si attesta sul 2%.
L’Assessorato alla Sanità, in conseguenza dell’aumentata segnalazione di casi clinici di malattia, ha attivato tramite l’ARS il Settore Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare, per valutare l’impatto attuale e futuro dell’infezione. Alle riunioni del GORES-Marche, cui hanno partecipato tutte le autorità competenti locali del territorio regionale, il COVEPI (Centro di Referenza Nazionale per l’Epidemiologia Veterinaria, la Programmazione, l’Informazione e l’Analisi del Rischio) e l’Osservatorio Epidemiologico veterinario dell’IZS-UM (Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e Marche). Dalle interlocuzioni sono emerse le “Linee di indirizzo per il controllo della circolazione virale e gestione degli animali sensibili alla BT”, che sono state trasmesse ai Servizi veterinari regionali e alle Associazioni di categoria degli allevatori, per uniformare i comportamenti sanitari atti ad affrontare l’infezione. Tutte le linee guida sono consultabili al sito www.veterinariaalimenti.marche.it.
Il vice presidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, fa sapere che con le linee di indirizzo si stanno adottando tutti gli interventi utili a contrastare e mitigare la diffusione dell’epidemia.
Anche l’Assessorato all’Agricoltura è intervenuto, attivando la propria struttura tecnica per fronteggiare, unitamente ai servizi veterinari, la grave emergenza epidemiologica causata dal virus della Blue tongue. L’assessore Andrea Maria Antonini ha proposto una modifica di bilancio per garantire un sostegno immediato agli allevatori danneggiati dalla malattia. Le somme saranno messe a disposizione quindi in tempi rapidissimi e potranno riguardare principalmente la copertura dei costi per il vaccino e per i prodotti repellenti per gli insetti vettori, nonché per indennizzare gli allevatori per i capi morti e per la eventuale perdita di reddito. Gli indennizzi potranno essere erogati solo se i casi di morbilità e/o mortalità risulteranno riconosciuti ufficialmente da medici veterinari. Gli aiuti potranno arrivare fino al 100% a seconda della tipologia del danno economico subito. L’assessore Antonini ha poi affermato che è di essenziale importanza attivare varie forme di informazione rivolte agli allevatori per contrastare la diffusione della malattia negli allevamenti ancora indenni. Infine, in caso di mortalità del bestiame dovuta alla Blue Tongue, attestata dalle Autorità veterinarie e risultante nella Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica (BDN), nel caso di contributi PSR/CSR sulle superfici e a capo con impegni pluriennali, potrà essere riconosciuta la causa di forza maggiore al fine di non applicare sanzioni per il mancato rispetto degli impegni previsti ed il recupero delle annualità pregresse.
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