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I libri: nelle Marche quasi degli sconosciuti

I dati Cna sulla lettura non sono affatto positivi e librerie ed edicole ne pagano le conseguenze

libri

I libri, questi sconosciuti. Sei marchigiani su dieci non leggono neanche un libro all’anno, se non per motivi scolastici o professionali.

Inoltre una famiglia su dieci non ha alcun libro in casa.

Il piacere della lettura, secondo Cna Comunicazione Marche, che ha elaborato i dati Istat, riguarda il 41,8 per cento dei marchigiani.

Di questi, il 48,6 per cento è formato da lettori “deboli”, che non leggono più di tre libri all’anno. Il 42,2 per cento sono lettori moderati (da 3 a 12 libri ogni dodici mesi) e solo il 9,2 per cento legge più di dodici libri all’anno contro una media nazionale del 13,4 per cento di “grandi” lettori.

Minori opportunità culturali per chi non legge. Solo il 14 per cento dei non lettori ha visitato negli ultimi dodici musei o mostre, contro il 48,9 per cento dei lettori.

Stesso discorso per gli spettacoli teatrali, a cui ha assistito più del 30 per cento dei lettori, contro il 10 per cento dei non lettori.

Se i marchigiani leggono pochi libri, ne acquistano ancora meno.

E librerie, edicole e cartolerie non se la passano bene. In cinque anni sono scese nelle Marche dalle 928 nel 2014 alle 746 dell’anno in corso (-182). In particolare le librerie in cinque anni sono passate da 142 a 121 (-21) e le edicole, complice la crisi dei giornali, sono passate da 462 a 369 (-93).

La crisi del libro trascina con se quello delle case editrici. Tra marzo 2014 e marzo 2019 le case editrici marchigiane sono scese da 89 a 69 con un calo del 22,5 per cento.

Dalle case editrici marchigiane escono ogni anno, circa 600 opere, con una tiratura media di oltre 8 mila copie.

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