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Coldiretti preoccupata: “l’accordo col Giappone fa molto male alle Marche”

"A rischio le eccellenze agro-alimentari"

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bicchiere di vino

L’accordo di libero scambio con il Giappone mette a rischio le eccellenze agroalimentari marchigiane.

Nessuna delle 36 denominazioni di origine e indicazioni geografiche della nostra regione è stata ricompresa nella lista di quelle protette dal Jefta e questo significa via libera alle tante imitazioni dei prodotti marchigiani come il pecorino romeno o il Verdicchio prodotto con il wine kit.

Tutto ciò almeno secondo Coldiretti Marche, che appare assai preoccupata.

“Questo accordo – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – fa male all’Italia, che vede riconosciute solo il 6% delle igp agroalimentari e il 5% delle doc e igt dei vini ma fa malissimo alle Marche che scompaiono completamente dalla mappa delle tutele. La mancata protezione dei marchi tipici non riguarda solo le produzioni nei Paesi con i quali è stato siglato l’accordo ma anche la possibilità che sui quei mercati giungano imitazioni e falsi realizzati altrove”.

E pensare che l’export marchigiano verso il Sol Levante, nei primi nove mesi del 2018, ha generato un valore che ha superato i 7 milioni di euro, in lieve calo dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente secondo una rielaborazione di Coldiretti Marche sugli ultimi dati Istat.

Tra i prodotti più gettonati c’è il settore delle bevande, trainato dai nostri vini, che vale oltre 3,5 milioni.

Bene anche i prodotti alimentari: 2,2 milioni di euro in aumento del 1,8%.

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