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Terremoto: alla Regione Marche 408 milioni di euro per imprese, turismo, agricoltura

Arrivano dall'Europa i fondi che dovranno essere utilizzati secondo criteri stabiliti a Bruxelles. Ecco le ripartizioni

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Banconote, Euro, denaro

Nel pomeriggio del 2 ottobre si sono tenute le assemblee dei sindaci delle tre province colpite dal sisma. Nel corso delle assemblee è stato comunicato l’ammontare dei fondi che l’Europa ha messo a disposizione della Regione Marche per un ammontare complessivo di 408 milioni di euro: 248 milioni di risorse aggiuntive di fondi per il sostegno alle imprese, turismo e mobilità sostenibile e 160 milioni in più per l’agricoltura.

Alla Regione Marche sono stati assegnati 248 milioni di euro aggiuntivi di fondi europei POR FESR da destinare ai territori colpiti dal sisma. Risorse da utilizzare con criteri stabiliti dalla Commissione Europea.

Cento milioni per il sostegno alle imprese marchigiane attraverso la valorizzazione economica dell’innovazione, supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo, aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento di processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali, miglioramento dell’accesso al credito.

Per i Comuni 50 milioni per la riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche, 11 milioni per la mobilità sostenibile nelle aree urbane, 8 milioni per la riduzione del rischio idrogeologico, 50 milioni per la riduzione del rischio sismico e oltre 20 milioni per il turismo e la promozione del territorio per interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo.

Durante la riunione gli assessori Cesetti a Fermo, Sciapichetti a Macerata e Casini ad Ascoli, hanno spiegato l’ordinanza che riguarda il Durc di congruità. L’Ufficio speciale per la ricostruzione infatti richiederà il documento a tutte le aziende di costruzioni che realizzeranno i progetti di ricostruzione. Tali imprese dovranno essere in regola non solo con il Durc, documento che attesta che un’azienda sia in regola con i pagamenti dei contributi dei dipendenti, ma anche con il Durc di congruità che certifica il numero dei lavoratori è congruo per svolgere quella determinata attività. Un provvedimento spiegano che “permette di combattere il lavoro nero, il caporalato e le infiltrazioni mafiose”.

Ultimo punto all’ordine del giorno la discussione sui 4 milioni di euro di donazioni degli sms solidali, fino ad ora non ancora assegnate, che il commissario straordinario attribuirà alle Regioni. Fondi che verranno destinati a progetti dei comuni per gli spazi di socialità.

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