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La regione Marche nella morsa del caldo: si va verso lo stato di calamità

Troppa siccità e danni all'agricoltura. Usi idropotabili, aumentata la portata di pozzo Burano a Cagli

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Siccità, caldo, terra secca

La Regione Marche è pronta a dichiarare lo stato di calamità per l’agricoltura sin da venerdì 28 luglio. E’ in corso la ricognizione della situazione attraverso i dati degli Ato e del Servizio Agricoltura che dovranno corredare il provvedimento. Dal punto di vista dei fabbisogni per gli usi idropotabili invece, fino ad oggi,  l’unica emergenza è stata segnalata sabato per alcune zone della provincia  di Pesaro Urbino nell’ambito del Comitato provinciale della Protezione Civile.

La risposta al problema posto è stata immediata: è stata infatti aumentata  la portata del pozzo di emergenza del Burano (Cagli) da 200 litri al secondo a 300 litri al secondo. “Al momento non sono stati riscontrati particolari problemi per l’approvvigionamento di acqua nelle case – spiega l’assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti –. Diverso è invece il discorso per quanto riguarda il settore agricolo.  La situazione è sotto il costante monitoraggio della Protezione Civile e del servizio Agricoltura e, se i dati raccolti confermeranno l’emergenza,  la giunta venerdì prossimo (28 luglio, Ndr) si riunirà appositamente per dichiarare lo stato di calamità”.

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