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Affido familiare nelle Marche, valutate nuove possibilità di intervento

Intanto si è svolto un incontro col presidente del Tribunale dei minorenni per studiare le caratteristiche dei tutor

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Promozione dell’affido familiare e monitoraggio dell’Istituto dei tutori volontari, due tematiche di strettissima attualità su cui sta convergendo un ampio e articolato dibattito.

Il Garante dei diritti, Andrea Nobili, è entrato a far parte di due gruppi di lavoro voluti dalla Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, con l’obiettivo di fare il punto della situazione ed individuare nuove possibilità d’intervento, considerati anche i mutamenti in atto nella società e la complessità dei problemi che la investono direttamente.

Alla luce della partecipazione ai due organismi, Nobili ha avviato un percorso conoscitivo degli affidi su base regionale, organizzando una serie di incontri con le associazioni marchigiane che aderiscono al “Registro regionale delle reti formalizzate di famiglie affidatarie”.

Contemporaneamente andrà a concretizzarsi un confronto complessivo con l’autorità giudiziaria per quanto concerne l’Istituto dei tutori volontari.

Primo incontro con il Presidente del Tribunale dei minorenni di Ancona, Vincenzo Capezza, nell’ambito del quale è stata rivolta particolare attenzione alle caratteristiche che devono appartenere al tutore per procedere alla sua nomina.

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