Azienda rifiuti per la provincia di Ancona. Fit Cisl Marche: “Silenzio assordante”
"Valuteremo, insieme ai lavoratori, le iniziative necessarie per rimettere al centro dell'interesse collettivo e dei lavoratori il tema"

Naufragati i vari tentativi di costituzione dell’Azienda Pubblica provinciale di Ancona di gestione dei rifiuti, anche a causa di una legislazione farraginosa e fortemente indirizzata al mercato, siamo, come Rappresentanti dei lavoratori, in attesa di una soluzione che però tarda a venire.
Come Fit Cisl Marche siamo estremamente preoccupati sia per il destino dei lavoratori coinvolti che per le soluzioni “inevitabili” che potrebbero paventarsi.
A ciò si aggiungono le criticità legate alle condizioni di Affidamento del servizio, definite molti anni fa; condizioni massimamente superate e, a volte stravolte, dalla emergenzialità delle proroghe che non permettono una progettualità complessiva provinciale di gestione del ciclo dei rifiuti, una politica di investimenti adeguati ed innovativi sia in mezzi, attrezzature che nella tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, e, non meno importante, un equo e omogeneo riconoscimento economico dell’apporto del mondo del lavoro.
Serve un cambio di passo, un’accelerazione che permetta di uscire dalle scelte “forzate” che negli anni sono state intercettate dalla magistratura amministrativa, contabile e dalle autorità di vigilanza.
Necessita perciò, una svolta coraggiosa anche di indirizzo e di progettazione che permetta di salvaguardare la proprietà pubblica e di superare un’organizzazione e gestione del servizio frastagliata, non integrata, diseconomica; una nuova gestione che si rifletta anche su tutto il personale impiegato, determinando trattamenti economici omogenei per mansioni equivalenti, condizioni lavorative equivalenti per modelli organizzativi similari.
I Comuni e i Sindaci che rappresentano le varie Comunità devono esigere progetti chiari, coinvolgenti e soprattutto di certa attuazione.
E’ necessario “un gruppo dirigente” che a tempo pieno analizzi sia l’aspetto giuridico, che l’aspetto organizzativo/gestionale/amministrativo finale con il coinvolgimento dei vari stakeholder.
Di certo non staremo a guardare l’irreversibile passare del tempo che potrebbe portare in dote solo un inevitabile affidamento del servizio a gara con dispersione della proprietà e know how pubblico.
Dopo lo sciopero, per il rinnovo del ccnl, dichiarato dalle Rappresentanze sindacali del comparto dei Servizi Ambientali, per l’intera giornata del 17 ottobre 2025, la Fit Cisl Marche, qualora non ci siano segnali di discontinuità evidenti, rispetto alla stagnante situazione attuale, valuterà, insieme ai lavoratori, le iniziative necessarie per rimettere al centro dell’interesse collettivo e dei lavoratori il tema della gestione dei Rifiuti in ambito Provinciale, per non rendere inutili 15 anni di aspettative finora mai realizzate.
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