MarcheNotizie.info
Versione ottimizzata per la stampa

Giorgia Meloni annuncia: “Marche nella ZES”. Poi una pioggia di plausi e di attacchi

Maggioranza: "Passo avanti. Un successo. Notizia straordinaria". Opposizione: "Spot elettorale? Servono fatti. Palese presa in giro"

Platea per Giorgia Meloni ad Ancona

L’annuncio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ad Ancona ha parlato di estensione della Zona Economica Speciale alle Marche, è stato seguito da una fitta serie di dichiarazioni da parte di esponenti e partiti di maggioranza e opposizione, oltre a Confindustria Marche.

Riportiamo in ordine cronologico quelle giunte alla nostra Redazione.

 

Ricci: “In CDM Marche-Umbria? Speriamo non sia la solita finzione elettorale”

“Abbiamo appena appreso che il Governo ha annunciato un disegno di legge per il rilancio delle Marche e dell’Umbria, speriamo non sia la solita finzione propagandistica. Noi mettiamo sempre l’interesse di comunità prima dell’interesse di partito a differenza loro, per cui se ci saranno risorse ben vengano. Vogliamo lavorare sempre più in sinergia con la presidente Proietti su infrastrutture, sviluppo, turismo. Per questo ci auguriamo che sia la verità e non una finzione elettorale, siccome in questi anni ci hanno abituato a inaugurazioni di facciate di ospedali, di letti spostati da una struttura sanitaria all’altra… Oggi inaugurano una strada che non c’è. Speriamo quindi che non sia la solita finzione e che i soldi li mettano davvero per rilanciare le Marche e l’Umbria”, così Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche.

Matteo Ricci

 

Casini (PD): “ZES per Marche e Umbria? Non sia spot elettorale, servono serietà e risorse”

“L’annuncio del Governo sulla ZES per Marche e Umbria va nella direzione giusta, ma non sia l’ennesimo spot elettorale senza copertura finanziaria e senza visione. Il Partito Democratico, nelle Marche e a livello nazionale, sostiene da tempo la necessità di strumenti straordinari per rilanciare le aree più fragili del Paese, a partire dalle Marche. Ora però servono fatti, non solo conferenze stampa dal carattere elettorale “

Lo dichiara Anna Casini, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, che aggiunge:

“Come sempre, siamo pronti a lavorare per il bene della nostra regione, ma il Governo metta sul tavolo risorse vere e una strategia chiara e non promesse a ridosso delle elezioni regionali”.

Anna Casini
Capogruppo regionale del Partito Democratico – Assemblea legislativa delle Marche

 

Regione Marche: la ZES è realtà, un successo firmato Forza Italia che ci ha lavorato dal 2021

Un risultato storico per la Regione Marche: la Zona Economica Speciale (ZES) sarà ufficializzata oggi dal Consiglio dei Ministri, come anticipato questa mattina ad Ancona dal Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Una svolta strategica che porterà nuova linfa all’economia marchigiana e aprirà prospettive di sviluppo senza precedenti per il territorio.

Il traguardo odierno è frutto di un lungo lavoro portato avanti con determinazione da Forza Italia Marche, che ha fortemente creduto nella necessità di dotare la regione di uno strumento di sviluppo concreto e competitivo. A partire dal 2021, la consigliera regionale Jessica Marcozzi, in stretta sinergia con l’Onorevole Francesco Battistoni, che ha presentato un ordine del giorno in parlamento, ha posto il tema della ZES al centro della propria agenda politica, avviando un dialogo costante con il governo nazionale e promuovendo con convinzione questa strategia all’interno delle istituzioni regionali.

“Oggi raccogliamo i frutti di un impegno serio e coerente – ha dichiarato la Consigliera Marcozzi –. La ZES per le Marche è una vittoria del territorio, delle imprese, dei lavoratori. Un segnale forte di attenzione da parte di Forza Italia, che ancora una volta dimostra con i fatti di saper dare risposte concrete”.

“Ringrazio il Ministro Tajani – ha aggiunto l’On. Battistoni – per aver mantenuto l’impegno preso con il nostro territorio. La ZES non è solo uno strumento economico, ma un messaggio politico chiaro: le Marche contano, e devono tornare a essere protagoniste nel panorama produttivo nazionale”.

Con l’istituzione della ZES, le Marche entrano ufficialmente in una nuova fase di rilancio economico. Le agevolazioni previste includono crediti d’imposta per gli investimenti, semplificazioni autorizzative, accesso facilitato a fondi e infrastrutture, oltre a una riduzione dei tempi per l’avvio delle attività imprenditoriali.

Un’opportunità concreta che ora va colta con tempestività e visione strategica. La Regione Marche è pronta.

da Forza Italia Regione Marche

 

Livi (FDI): “L’estensione della Zona Economica Speciale rappresenta un’opportunità storica per le Marche, frutto della visione del Governo Meloni e dell’operato della Giunta Acquaroli”

“L’estensione della Zona Economica Speciale anche alle regioni in transizione, come le Marche e l’Umbria, che sarà approvata oggi in Consiglio dei Ministri, rappresenta una scelta strategica e un segnale concreto dell’attenzione che il Governo Meloni rivolge al nostro territorio. Quando abbiamo iniziato il nostro percorso di governo regionale con Francesco Acquaroli, le Marche si trovavano in una fase difficile, rischiando di scivolare tra le ultime regioni d’Italia in termini di competitività e retrocesse in ‘Regione in transizione’. Oggi, grazie a politiche mirate e a una visione chiara di sviluppo, stiamo invertendo la rotta. La ZES permetterà alle nostre imprese e ai nostri artigiani di competere ad armi pari con le regioni che già ne beneficiavano, eliminando svantaggi e aprendo nuove prospettive di crescita. È un tassello fondamentale per dare slancio all’economia marchigiana, sostenere l’occupazione e valorizzare il nostro straordinario tessuto produttivo. Sono certo che i marchigiani, con la loro creatività e determinazione, sapranno cogliere appieno le potenzialità di questa misura, trasformandola in sviluppo concreto e duraturo per tutta la regione”. Queste le dichiarazioni del capogruppo di FdI, Simone Livi.

Simone Livi
Capogruppo FdI al Consiglio regionale delle Marche

 

De Poli (UDC): Governo concreto, la ZES è passo avanti decisivo. Con Acquaroli è iniziato un cambiamento che non si deve fermare

“Oggi nelle Marche abbiamo toccato con mano una politica che non fa annunci, ma cambia davvero il volto dei territori. Il Governo ha già dimostrato in questi anni grande concretezza con interventi strutturali sulle infrastrutture e sul sostegno al sistema produttivo. Ora si compie un ulteriore passo in avanti con l’estensione della ZES anche alle Marche: una scelta strategica che darà nuova linfa alle imprese, all’occupazione e alla competitività del territorio”. Lo ha dichiarato il senatore Antonio De Poli, segretario nazionale dell’UDC, oggi presente ad Ancona all’incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con il vicepremier Antonio Tajani e con il Presidente uscente Francesco Acquaroli. “La nostra presenza oggi accanto al presidente Acquaroli – prosegue De Poli – testimonia l’unità di una coalizione che ha lavorato con serietà per affrontare problemi strutturali rimasti irrisolti per decenni. L’esperienza marchigiana è un modello di buona amministrazione e di sinergia istituzionale. Il cambiamento iniziato con Acquaroli ha ridato speranza e fiducia ai marchigiani. Questo processo non deve fermarsi: abbiamo il dovere di portarlo avanti, insieme, fino in fondo”.

Sen. Antonio De Poli (UDC)

 

Baiocchi (FDI): “Le Marche nella ZES rappresenta una straordinaria notizia per avere maggiore competitività e sviluppo per il nostro territorio”

“La decisione di estendere la Zona Economica Speciale anche alle Marche e all’Umbria è una notizia di straordinaria importanza per il nostro futuro economico e occupazionale. È la conferma che il Governo Meloni non dimentica le esigenze delle regioni in transizione e lavora per colmare i gap storici che penalizzavano le nostre imprese. In questi anni, sotto la guida del presidente Acquaroli, la nostra regione ha iniziato un percorso di rinascita, affrontando con determinazione le criticità ereditate. L’ingresso nella ZES ci permetterà di attrarre nuovi investimenti, rilanciare l’artigianato e l’industria locale, e rafforzare la presenza delle Marche sui mercati nazionali e internazionali. Questa misura, unita alla capacità imprenditoriale e alla laboriosità dei marchigiani, può diventare il motore di una nuova stagione di sviluppo e occupazione. Sta a noi, come istituzioni, accompagnare le aziende e i lavoratori nell’utilizzo pieno e consapevole di questa grande opportunità”. Queste le dichiarazioni del consigliere di Fratelli d’Italia, Nicola Baiocchi, presidente della IV Commissione Permanente Sanità.

Nicola Baiocchi
Consigliere FdI Regione Marche – Presidente IV Commissione Permanente

 

Promesse elettorali e vecchie abitudini: ora servono fatti e risorse vere

Miracolosamente, a pochi mesi dalle elezioni regionali, il Governo Meloni si ricorda delle Marche. Dopo l’esclusione dalla Zona Economica Speciale, dopo il silenzio sulle istanze del nostro territorio, arriva l’annuncio di un disegno di legge per il rilancio delle Marche e dell’Umbria.

“Bene, meglio tardi che mai” commenta la Segretaria Dem Chantal Bomprezzi. “Ma attenzione, per ora siamo solo alle parole e troppe volte abbiamo visto interventi annunciati e mai concretizzati o sottofinanziati. Ricordiamo bene, ad esempio, la Zona Franca Urbana per l’area del sisma 2016, che ha visto uno stanziamento ben sette volte inferiore rispetto agli anni precedenti”.

“Inoltre” aggiunge il riferimento regionale dei Dem “lascia un po’ perplesso annunciare delle azioni che fanno scivolare, nei fatti, le Marche e l’Umbria tra le regioni del Sud. La prima riflessione dovrebbe essere questa: perché c’è sempre bisogno di qualche azione extra, qualche commissario -magari un’altra poltrona in cui collocare qualche politico in cerca di ruoli e incarichi-, qualcosa di fuori dal nostro quadro istituzionale? Guarda caso, annunciato a meno di due mesi dal voto”.

“Lo diciamo con chiarezza: se ci saranno risorse concrete per lo sviluppo delle Marche e dell’Umbria -incalza Bomprezzi-, le accoglieremo positivamente, perché per noi l’interesse delle comunità viene sempre prima di quello di partito. Ma siamo stanchi delle finzioni elettorali”.

“Vogliamo lavorare in sinergia con i territori vicini, su infrastrutture, sviluppo e turismo, ma questo richiede serietà istituzionale e investimenti veri. Aspettiamo -conclude- che l’annuncio si trasformi in una legge, e soprattutto vogliamo vedere la cifra stanziata: senza risorse adeguate, restano solo promesse da campagna elettorale”.

Così Chantal Bomprezzi, Segretaria del Partito Democratico delle Marche, dopo l’annuncio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad Ancona.

PD Marche

 

Cesetti sull’annuncio della Zes per le Marche: “ È una palese presa in giro. Se Meloni avesse voluto davvero estendere alle Marche la Zona economica speciale avrebbe dovuto varare un decreto legge, con tanto di coperture finanziarie. Invece porterà in discussione solo un disegno di legge, senza risorse, che non si sa se, quando e come vedrà la luce”

“Il disegno di legge per allargare la Zes anche alle Marche e all’Umbria, annunciato questa mattina dalla presidente Meloni, è l’ennesima presa in giro ai danni delle imprese e dei lavoratori marchigiani. Il motivo è semplice: se la Meloni avesse voluto davvero dare una risposta concreta alla nostra Regione, avrebbe dovuto portare al consiglio dei ministri di oggi un decreto legge, con tanto di coperture finanziarie, e non un disegno di legge, per definizione privo delle risorse necessarie, il quale dovrà affrontare un lungo iter parlamentare e non si sa se, quando e come vedrà la luce. Purtroppo per la Meloni e i suoi epigoni marchigiani, le bugie hanno le gambe corte, specialmente se si scontrano con chi il funzionamento dei lavori dell’aula lo conosce a menadito”.

A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti.

“Smascherato l’inganno – aggiunge Cesetti – resta il fatto che a prescindere da ogni altra considerazione, la destra marchigiana ha governato per cinque anni, di cui gli ultimi tre potendo contare sulla cosiddetta filiera istituzionale. Per tutto questo lasso di tempo, mentre le nostre aziende continuavano a chiudere e venivano persi migliaia di posti di lavoro, il governo Meloni non ha mosso un dito. E ciò, nonostante l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio regionale di numerosi atti da me presentati per chiedere strumenti legislativi capaci di risollevare il tessuto produttivo marchigiano come la Zona economica speciale, la Zona logistica semplificata e la decontribuzione del 30% sul costo del lavoro”.

“Poi – continua il consigliere del Pd – arriva la campagna elettorale e di colpo la Meloni si sveglia. Così, d’emblée, giunta ad Ancona per sostenere la candidatura di Acquaroli, annuncia che nel pomeriggio il consiglio dei ministri approverà la norma che consentirà di allargare la Zes anche alle Marche e all’Umbria. Ma che credibilità può avere questa destra, sia nazionale che regionale, la quale lascia i territori in sofferenza per anni, salvo poi proporsi a poche settimane dal voto con le soluzioni in tasca, peraltro completamente farlocche? La notizia di stamattina mi ricorda tantissimo la figuraccia rimediata nei mesi scorsi dall’onorevole di Forza Italia Francesco Battistoni, che mentre si autocelebrava per l’approvazione del suo ordine del giorno in Parlamento per l’estensione alle Marche della decontribuzione del 30% sul costo del lavoro, non si era accorto che il testo era già finito nel cestino del ministro Urso”.

“Ecco – conclude Cesetti – se la Meloni vuole fare qualcosa di serio e concreto per le Marche, nel consiglio dei ministri di oggi pomeriggio porti un decreto legge per applicare anche alle nostre imprese la misura della decontribuzione del 30% sul costo del lavoro come avvenuto per l’Abruzzo. Fatto che, tra l’altro, ha palesemente penalizzato la nostra regione, rendendo appetibili investimenti a poche decine di chilometri oltre il confine marchigiano. Ma dubito che la Meloni lo farà, perché per varare questo provvedimento servono risorse che lei non ha alcuna intenzione di destinare alle Marche, mentre per il disegno di legge sulla Zes sono sufficienti solo le vuote parole”.

Fabrizio Cesetti
Consigliere regionale del Partito Democratico – Assemblea legislativa delle Marche

 

Il Sistema Confindustriale delle Marche commenta l’intervento della Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni

Il sistema confindustriale delle Marche ritiene particolarmente importante l’impegno odierno, annunciato dalla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, di allargare la Zes, Zona Economica Speciale, alle Marche. Come regione in transizione, questo provvedimento rappresenterà uno strumento in più per stimolare ed attrarre investimenti e per consentire quindi al sistema produttivo di essere più competitivo e di correre più velocemente per agganciare le regioni più virtuose. Altrettanto significativi il riconoscimento del valore industriale della nostra regione e l’attenzione alle necessità infrastrutturali, indispensabili per lo sviluppo.

Confindustria Marche

 

“Marche nella ZES è fallimento Acquaroli”

Paglialunga (PSI-lista Avanti) e Maraio (Segretario Nazionale PSI) “Retrocessione ad economia del Mezzogiorno”

L’arrivo di Giorgia Meloni e Antonio Tajani ad Ancona doveva essere un espediente cinematografico per la propaganda elettorale del centrodestra, con l’illusione ottica dell’appuntamento istituzionale.

Tuttavia chi cercava effetti speciali in stile Hollywood è rimasto deluso perché di fatto il Presidente Meloni ha recitato ‘Benvenuti al Sud’, ironizzano Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI e Mario Paglialunga Segretario regionale del PSI Marche – lista Avanti

“L’ingresso delle Marche nella ZES certifica il fallimento di Acquaroli e soci. In cinque anni l’economia delle Marche è precipitata ai livelli delle regioni meridionali e per questo bisognosa di misure ad hoc. Quello che Giorgia Meloni ha voluto sbandierare ai quattro venti non è nient’altro che l’incompetenza del centrodestra. L’ennesimo esempio di filiera che non fila”, incalzano Maraio e Paglialunga. “E alla voce infrastrutture nemmeno una parola sulla Orte-Falconara. È questo il modo con il quale si vuole ridurre il gap col versante tirrenico? Anche perché pure sulla linea AV Adriatica la nomina d’ufficio del commissario Isi, A.D. di RFI, equivale ad un atto di normale amministrazione che sa tanto di fuffa”, conclude Paglialunga.

PSI Marche

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Marche Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!