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Consultori familiari: la Uil Marche denuncia deficit di strutture e il silenzio della Regione

La segretaria Mazzucchelli: "Indebolire questa rete significa colpire uno dei pilastri della sanità pubblica territoriale"

Claudia Mazzucchelli

Mancano all’appello cinque consultori familiari nelle Marche per rispettare gli standard di legge — uno ogni 20mila abitanti, come previsto dalla normativa nazionale — ma dalla Regione nessuna risposta alle nostre sollecitazioni”. È l’allarme che la Uil Marche rilancia a partire dall’ultima indagine del servizio Stato Sociale e del servizio Coesione e Territorio della Uil nazionale sullo stato dei consultori familiari.

Il report denuncia la chiusura di 258 strutture in tutto lo Stivale negli ultimi 10 anni e una spesa media destinata a questo servizio pari ad appena l’1% del budget dell’assistenza distrettuale. Nelle Marche la voce è addirittura sotto questa soglia: lo 0,85% e un servizio sottodimensionato con una struttura ogni 21mila abitanti.

I consultori familiari, istituiti dalla legge 833/1978, sono un presidio essenziale di prevenzione e tutela della salute delle donne, delle famiglie e dei minori. Sostengono la genitorialità, promuovono l’educazione sanitaria e garantiscono servizi psicologici e sociali di base, inclusi percorsi di integrazione per le persone migranti.

“Indebolire questa rete significa colpire uno dei pilastri della sanità pubblica territoriale e rendere i diritti sociali meno esigibili — sottolinea Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche —. Chiediamo alla Regione di invertire la rotta: occorrono nuove assunzioni stabili, risorse vincolate e un piano straordinario per riportare la copertura dei consultori almeno agli standard di legge”.

La Uil, insieme alle altre organizzazioni sindacali, già lo scorso maggio aveva chiesto un incontro all’assessore regionale alla Sanità per discutere sia delle carenze di organico e di risorse che rischiano di comprometterne la funzione di prossimità, sia dell’organizzazione stessa del servizio. Un incontro urgente per il quale non è mai stata data risposta. “In attesa di conoscere chi sarà il nuovo titolare della delega alla Sanità – conclude la segretaria Mazzucchelli – rinnoviamo fin da ora la richiesta al presidente Acquaroli di avviare quanto prima un tavolo tecnico per programmare investimenti, garantire standard adeguati e scongiurare ulteriori impoverimenti del servizio, oggi più che mai strategico per salute e coesione sociale”.

 

da: UIL Marche

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