Odori molesti: nelle Marche parte il centro regionale ARPAM
Selezionato il panel di valutatori che opereranno nel laboratorio

Odori molesti, fastidi percepiti dai cittadini, impatti sulla qualità della vita: ARPAM rafforza il proprio presidio su questo fronte con l’attivazione di un gruppo di valutatori olfattivi, formati e selezionati secondo i criteri previsti dalla normativa tecnica UNI EN 13725:2022, che opereranno nel proprio Centro Regionale Odori Molesti (CROM).
Presso la sede di Ascoli Piceno si è infatti recentemente conclusa la fase di selezione dei candidati esaminatori, in cui ogni aspirante panelist è stato sottoposto a un test volto a verificare la sensibilità olfattiva a una sostanza standard — il N-Butanolo — somministrata a concentrazioni decrescenti. Il processo si è svolto mediante uno specifico strumento chiamato olfattometro, in grado di somministrare i campioni odorosi in modo controllato.
I candidati che hanno superato le prove entrano così a far parte di un panel che opererà nelle attività del laboratorio olfattometrico dell’Agenzia. La loro funzione sarà fondamentale per quantificare l’intensità degli odori in campioni di aria prelevati sul territorio, contribuendo così al monitoraggio delle emissioni odorigene in ambito ambientale.
Odori come parametro ambientale: la norma c’è
Grazie al D. Lgs. 183/2017, che ha introdotto l’art. 272-bis nel Testo Unico Ambientale (D. Lgs. 152/2006), anche le emissioni odorigene sono oggi ufficialmente riconosciute come parametro ambientale, dando così modo alle Regioni di definire misure di prevenzione, fissare limiti e predisporre controlli.
ARPAM, in linea con il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), si è dotata così, attraverso la costituzione del proprio Centro Regionale Odori Molesti (CROM), di strumenti operativi e metodologici per fornire supporto concreto alle autorità competenti e ai cittadini, sempre più sensibili a questo tipo di problematiche.
Perché servono persone, non solo strumenti
La tecnica utilizzata da ARPAM è quella dell’olfattometria dinamica, un metodo sensoriale riconosciuto a livello europeo. A differenza delle tecnologie elettroniche, infatti, l’olfatto umano è in grado di percepire miscele complesse di sostanze a concentrazioni molto basse, spesso impercettibili per gli strumenti analitici.
Sebbene esistano strumenti di monitoraggio elettronici progettati per simulare il naso umano (chiamati nasi elettronici e noti come IOMS – Instrumental Odour Monitoring Systems), questi non possono operare in autonomia: basati su sensori chimici, sono impiegati per registrare variazioni nel tempo e per il monitoraggio continuo, ma necessitano comunque di essere calibrati con i dati ottenuti dagli esaminatori umani. Inoltre, la complessità dei segnali da elaborare impone una gestione statistica avanzata, che non li rende adatti a una valutazione diretta della percezione umana.
Chi sono i valutatori olfattivi?
I panelist non devono possedere un olfatto eccezionale, ma una sensibilità “nella media”, conforme agli standard indicati dalla norma UNI EN 13725:2022. Proprio questa caratteristica consente di ottenere misure affidabili e rappresentative della percezione reale della popolazione.
Con una procedura di selezione che garantisce rigore e oggettività, durante le prove viene valutata la sensibilità olfattiva dei candidati tramite una miscela odorante di riferimento composta da N-Butanolo in azoto, somministrata a diverse diluizioni. I candidati, che registrano la loro percezione dell’odore attraverso un pulsante a loro disposizione, risultano idonei se rientranti in un intervallo di sensibilità specifico stabilito dalla norma.
L’attività dei panelist selezionati si svolgerà presso il laboratorio ARPAM. I campioni prelevati presso le sorgenti verranno diluiti e somministrati agli esaminatori, che registreranno la presenza o l’assenza dell’odore. Le risposte del panel saranno poi elaborate per determinare la concentrazione di odore presente nei campioni, espressa in unità odorimetriche per metro cubo.
L’impegno di ARPA Marche
ARPAM, attraverso il Centro Regionale Odori Molesti (CROM), si impegna a monitorare scientificamente la qualità dell’aria anche sotto il profilo olfattivo, riconoscendo agli odori lo status di parametro ambientale rilevante e puntando su tecniche riconosciute, formazione specialistica e trasparenza verso i cittadini, le autorità competenti e i decisori politici.
“Con questa iniziativa – ha dichiarato la Direzione Generale di ARPAM – l’Agenzia compie un ulteriore passo avanti nel rispondere alle segnalazioni della cittadinanza e nell’affrontare in modo strutturato e trasparente il tema degli odori molesti”.
da Arpam
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