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“Rebus liste di attesa nelle Marche: salute non è un gioco, ma diritto sacrosanto del cittadino”

L'avv. Amici scrive ad assessore regionale alla sanità Saltamartini, al presidente Acquaroli, ai direttori di ARS e AST

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Il Resto del Carlino del 18 aprile 2025 ha pubblicato un articolo dal titolo “Il rebus delle liste di attesa”.

Nell’articolo l’Assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha dichiarato tra l’altro che il cittadino, nei casi in cui non è stata garantita la prestazione sanitaria nei termini di legge, viene preso in carico dal Centro Unico di prenotazione CUP e può chiedere poi il rimborso se il CUP “non si fa vivo nei tempi entro i quali esiste il diritto di essere richiamato“.

Come Vice Presidente dell’Assemblea delle Associazioni di Volontariato e di Tutela della salute dell’Inrca di Ancona ho scritto all’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, al Presidente della Giunta Regione Marche Francesco Acquaroli, al Direttore Generale dell’Agenzia Sanitaria Regionale (ARS) ed ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Regionali (AST).

Ho richiesto formalmente agli stessi di provvedere a garantire la puntuale osservanza delle Norme statali in materia di liste di attesa e di fornire con ogni urgenza ai cittadini marchigiani indicazioni chiare su cosa bisogna fare per ottenere le prestazioni sanitarie nel rispetto delle norme vigenti e per ottenere il pagamento dei rimborsi citati dall’Assessore Saltamartini.

Dai dati pubblicati recentemente sulla stampa locale (es. Il Resto del Carlino del 27 Aprile 2025) risulta che nel primo trimestre del 2025 oltre 100.000 (centomila) cittadini marchigiani hanno rinunciato alle prestazioni sanitarie!!

Il Decreto-legge sulle liste di attesa del 7 giugno 2024 n.73, convertito nella legge 107 del 29 luglio 2024 prevede misure concrete per aumentare l’efficienza del servizio sanitario nazionale in particolar modo nell’ambito delle questioni che riguardano le liste d’attesa.

Con l’obiettivo di tutelare realmente il diritto alla salute degli italiani, la norma prevede un nuovo sistema di monitoraggio più efficace e strumenti di controllo che vedono in prima linea le Regioni e il Ministero della Salute con un Organismo che ha titolo ad accedere presso le Aziende, in caso di inadempienza.

Presso ciascuna Regione deve essere identificato un Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria – RUAS che deve individuare gli interventi utili a correggere le problematiche emerse a seguito dei controlli dell’Organismo.

Ai cittadini deve essere garantita la prestazione nei tempi previsti dalla classe di priorità individuata nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa – PNGLA.

In caso di impossibilità a rispettare tali tempi con il servizio pubblico, la prestazione dovrà essere garantita al cittadino ricorrendo all’attività libero – professionale intramuraria o al sistema privato accreditato, facendo corrispondere al cittadino il solo importo del ticket, se previsto.

La suddetta norma ribadisce inoltre all’art. 3, comma 9, l’assoluto divieto per le aziende sanitarie e ospedaliere di sospendere o chiudere le attività di prenotazione.

Amici si augura che la Regione Marche prenda in seria considerazione le sue richieste per il bene dei cittadini, soprattutto di quelli, e sono tanti, che per motivi economici da molti anni rinunciano a curarsi.

La prima legge statale in materia di liste di attesa risale al 1998 e non sembra sia stata adeguatamente osservata in tutti questi anni.

L’articolo 3 comma 13 del Decreto legislativo n. 124/1998, ad esempio, parlava gia’ di rimborsi.

E’ ora scossa di fare chiarezza e garantire realmente il diritto costituzionale alla salute dei Marchigiani!

L’Avv. Amici ringrazia infine quelle Associazioni dei consumatori ed utenti che si stanno attivando sui territori per consigliare ed assistere i cittadini marchigiani ad ottenere il rispetto delle leggi vigenti in materia di liste di attesa.

Si augura che tutte le Associazioni di tutela dei cittadini possano fare altrettanto.

Avv. Fabio Amici
Vice Presidente dell’Assemblea delle Associazioni di Volontariato e di Tutela della salute dell’Inrca di Ancona

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