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Grotte di Frasassi, nasce il “Passaporto del Turista”

Cittadinanza onoraria di Frasassi per i visitatori firmata dal Sindaco di Genga

Passaporto del Turista rilasciato a Frasassi

Da sabato 12 agosto è possibile diventare “Cittadino Onorario di Frasassi” grazie alla bella iniziativa turistica messa in atto dal Comune di Genga e dal Consorzio Grotte di Frasassi con il “Passaporto del Turista”.

Un vero e proprio passaporto che propone un itinerario di cinque imperdibili tappe dell’area tra arte, cultura e ambiente verrà consegnato ad ogni visitatore delle Grotte di Frasassi.

Il timbro in ogni sito permetterà di ricevere l’attestato di Cittadinanza Onoraria di Frasassi presso l’info point ubicato nel parcheggio delle Grotte in località la Cuna, esibendo il passaporto.

Insieme al passaporto, ogni visitatore, riceverà anche una mappa turistica dettagliata dell’area, con l’ubicazione e tutte le informazioni sui siti presenti nell’immenso patrimonio storico naturalistico e artistico di Frasassi.

“Il Passaporto del Turista nasce per promuovere l’arte e la cultura del territorio e coordinare in un unico progetto condiviso che ruota intorno alle Grotte di Frasassi i più prestigiosi siti attrattivi di Genga – ha dichiarato il sindaco di Genga Marco Filipponi – L’idea di creare dei cittadini onorari di Frasassi con dei veri e propri attestati di cittadinanza e passaporti ci permette di coinvolgere in prima persona i visitatori e di farli sentire parte del nostro territorio”.

L’attestato di Cittadino Onorario di Frasassi verrà firmato personalmente dal sindaco di Genga Marco Filipponi e verrà consegnato ai visitatori all’interno di un pregiato cofanetto in carta artigianale della Cartiera Manualis di Fabriano, insieme ad una preziosissima filigrana rappresentante il Tempio del Valadier, un prodotto di alta oreficeria simbolo del territorio. È prevista inoltre la consegna di una piccola sorpresa a tutti i bambini.

Ma vediamo quali sono le tappe inserite nel passaporto del turista.

Le Grotte di Frasassi

Con un percorso di 1 chilometro e mezzo aperto al pubblico e accessibile a tutti, il sito carsico delle Grotte di Frasassi, attrattore strategico e straordinario di visitatori e turisti per l’intera Regione Marche, è uno degli itinerari sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo, dove è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.

L’eremo di Santa Maria Infra Saxa e il Santuario Madonna di Frasassi

L’eremo-oratorio di Santa Maria Infra Saxa è un piccolo edificio addossato alla parete rocciosa per metà sospeso sul dirupo a strapiombo. Accanto a Santa Maria infra Saxa, al centro della grotta, sorge il Santuario Madonna di Frasassi, denominato anche Tempio del Valadier in quanto attribuito all’architetto Giuseppe Valadier. In stile neoclassico, fu commissionato nel 1819 dal Cardinale Annibale della Genga, il futuro papa Leone XII, e inaugurato nel 1828.

Abbazia di San Vittore delle Chiuse

Proprio all’entrata della Gola di Frasassi si trova l’Abbazia di San Vittore delle Chiuse, uno dei monasteri benedettini più importanti del centro Italia, fondata nel XI secolo e costruita in blocchi di pietra calcarea. Di fronte all’Abbazia troviamo il Ponte Romano sul fiume Sentino, dove in epoca romana sorgeva una stazione termale, la cui fonte è tutt’ora utilizzata nell’attuale moderno centro termale.

Museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore

A fianco all’Abbazia è situato il suggestivo museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore che è stato appositamente istituito per custodire un fossile di ittiosauro ritrovato nel 1976 nel Comune di Genga. Al suo interno è inoltre possibile apprezzare dei plastici che illustrano il fenomeno del carsismo, i sedimenti fossili ritrovati nel territorio circostante e i reperti archeologici, tra cui alcune urne cinerarie, databili al bronzo finale.

Castello di Genga

Genga è un piccolo borgo medievale, accuratamente ristrutturato, paese natale di Papa Leone XII dei Conti della Genga. Del castello medioevale si conservano ancora oggi le solide mura difensive, al cui interno è possibile apprezzare un piccolo gruppo di abitazioni costruite direttamente sulla roccia. Il castello si apre su un meraviglioso belvedere che dà sulla vallata.

Museo Arte Storia Territorio

Nel bel mezzo del castello di Genga, è situato il Museo «Arte Storia Territorio », che racconta la straordinaria storia di questo paese. Al suo interno si possono ammirare, nell’area preistorica, la copia della famosa Venere di Frasassi e, nell’area storico-artistica, opere e manufatti che vanno dal XV al XIX secolo. Tra queste, spiccano le preziose opere su tavola del pittore quattrocentesco Antonio da Fabriano, influenzato da Piero dalla Francesca. Per concludere, la splendida statua neoclassica della Madonna con il Bambino, madre amorevole e protettrice, originariamente collocata nella chiesa voluta dal Papa Leone XII all’interno della Grotta della Beata Vergine di Frasassi.

Pierosara

Pierosara è una rocca medioevale, Castrum Petrosum o Castel Petroso, che sorge in una posizione strategica su di un colle a ridosso di due gole, quella di Frasassi e della Rossa, fondata prima del 1000 d.C. Inizialmente dipendente dall’Abbazia di San Vittore, nel 1212 fu assoggettata a Fabriano, mantenendo comunque grande autonomia e sovranità su una vasta zona del territorio circostante, fino al 1809 con la formazione del Regno d’Italia.

La leggenda di Piero e Sara

Si narra che il Conte di Rovellone, feudatario del Castello di Rotorscio, s’innamorò di una fanciulla di nome Sara di Castel Petroso promessa ad un altro castellano di nome Piero. Il Conte di Rovellone rapì la ragazza e durante una cruenta battaglia tra i seguaci del Conte e gli abitanti del luogo che insieme a Piero cercavano di proteggere la ragazza, il Conte vistosi alle strette uccise sia la bella Sara che il suo amato Piero. Per ricordare questo triste avvenimento, Castel Petroso, da quel giorno, assunse il nome di Pierosara.

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