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“Mangialardi è fuori dalla realtà, si dimetta dalla presidenza di Anci”

Decreto Salvini, Arrigoni (Lega): "Nelle Marche i cittadini chiedono sicurezza e rispetto delle regole da parte di tutti"

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L'incontro dell'Anci Marche del 27 maggio 2017: il presidente Mangialardi

“Le dichiarazioni da parte del Sindaco di Senigallia e presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi contro il Decreto Sicurezza sviliscono l’associazione che è stato chiamato a presiedere, che dovrebbe rappresentare tutti i Comuni, e manifestano un distacco impressionante dalla realtà e dai veri problemi dei cittadini marchigiani, che chiedono sicurezza e rispetto delle regole da parte di tutti”.

Così il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e Responsabile della Lega Marche, commenta le dichiarazioni, riprese dagli organi di stampa, del Sindaco di Senigallia. Il tutto a pochi giorni dalla conversione in legge del Decreto Sicurezza.

Che per Mangialardi si tratti di una questione meramente ideologica lo si capisce dal fatto che abbia parlato esclusivamente di immigrazione, dimenticando che il Decreto voluto dal Ministro Salvini contiene tanto altro a partire dalle misure a favore dei Comuni: dal Daspo urbano alla dotazione del taser per gli agenti della Polizia Locale nei capoluoghi, dall’introduzione del reato di accattonaggio molesto, all’inasprimento delle pene per i parcheggiatori abusivi, dai tanti provvedimenti per il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie, fino ai cospicui stanziamenti per il miglioramento delle strutture penitenziarie, per l’installazione di sistemi di videosorveglianza, per il pagamento degli straordinari e per nuove assunzioni nella Polizia Locale e nelle Forze dell’Ordine”.

Mangialardi dovrebbe vergognarsi – continua Arrigoni – visto che da Sindaco che occupa una posizione di riferimento in Anci regionale si permette di insultare, come ha fatto, la maggioranza degli italiani che sostiene questo Governo mettendo in dubbio la loro ragionevolezza. Dato che Anci non rappresenta il PD ma tutti i Comuni delle Marche, sarebbero auspicabili le sue dimissioni dalla presidenza e, per rispetto verso i cittadini senigalliesi, ci si augura che in futuro il Sindaco si astenga da simili provocazioni, soprattutto in considerazione della grave situazione di degrado, con ripetuti episodi di criminalità e spaccio, di alcune zone della città che amministra o di altre della regione: come dimenticare i fatti di questa estate quando una gang di africani seminò il panico su un autobus partito proprio da Senigallia, oppure i 27 nigeriani arrestati ieri a Macerata per spaccio di droga? Situazioni sulle quali interviene peraltro il Decreto Sicurezza: ampliando il novero dei reati che comportano il diniego o la revoca della protezione internazionale (resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi, produzione o spaccio di stupefacenti, violenza sessuale, furto aggravato) e revocando la cittadinanza italiana agli stranieri condannati in via definitiva per reati legati al terrorismo”.

Il Decreto Sicurezza rende finalmente il nostro un paese civile perché mira proprio a tutelare chi scappa dalla guerra: una netta minoranza degli arrivi degli ultimi anni, rispetto invece ai tantissimi irregolari. Grazie all’azione del Ministro Salvini quest’anno sono arrivate in Italia solamente 21mila persone. Sono numeri che, accompagnati ad una seria politica di rimpatri per la quale sono stati stanziati nuovi fondi, permetteranno al nostro Paese di tornare alla normalità dopo una lunga gestione scellerata dell’immigrazione, permeata dal buonismo del PD e della sinistra, che dal 2013 con i governi Letta, Renzi e Gentiloni ha aumentato i fattori di attrazione dell’Italia e favorito l’ingresso di almeno 700mila sedicenti profughi tra il 2013 e il 2017!”

Al contrario di quanto sostiene Mangialardi sui minori soli, finalmente gli Sprar gestiti dai Comuni si occuperanno di persone che hanno davvero bisogno, a cui è stata riconosciuta la protezione internazionale, e certamente anche di minori non accompagnati”, conclude Arrigoni. “Per organizzazioni criminali, cooperative e albergatori falliti che lucravano sul business dell’accoglienza la pacchia è finita, Mangialardi sta forse dalla loro parte?

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