Fallito il Referendum su lavoro e cittadinanza: urne chiuse, quorum mancato
Affluenza nazionale sotto il 30,6%, le Marche si attestano al 32,7%

Chiuse alle ore 15 di lunedì 9 giugno le urne per la consultazione referendaria che proponeva cinque quesiti, spaziando tra i temi del lavoro (contratti, tutele, sicurezza) e della cittadinanza italiana.
Il Referendum 2025 è fallito a causa di un dato di affluenza ben lontano dal quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto. Il dato praticamente finale, che copre dunque la quasi totalità dei seggi a livello nazionale, parla di affluenze al di sotto del 31%: per la precisione, 30,59% per la scheda rossa (responsabilità infortuni sul lavoro) e la gialla (cittadinanza italiana), 30,58% per le altre.
Le Marche si attestano sopra la media italiana: il dato definitivo è del 32,67% per la scheda gialla (cittadinanza italiana), 32,69% per la scheda arancione (licenziamenti e limite indennità), 32,70% per le schede verde (reintegro licenziamenti illegittimi) e grigia (tutela contratti a termine), infine 32,72% per la scheda rossa (responsabilità infortuni sul lavoro).
In regione, a scrutinio giunto a coprire la quasi totalità dei seggi, lo spoglio dei voti parla di percentuali che avrebbero premiato il SI’ a tutti e cinque i quesiti, ma con indici differenti, soprattutto tra i quattro quesiti sui temi del lavoro (in tutti superiore all’86%) e quello sul tema della cittadinanza (inferiore al 63%).
Scheda verde (reintegro licenziamenti illegittimi):
SI’ 88,53% – NO 11,47%
Scheda arancione (licenziamenti e limite indennità):
SI’ 86,94% – NO 13,06%
Scheda grigia (tutela contratti a termine):
SI’ 88,35% – NO 11,65%
Scheda rossa (responsabilità infortuni sul lavoro):
SI’ 86,64% – NO 13,36%
Scheda gialla (cittadinanza italiana):
SI’ 62,44% – NO 37,56%
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