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La legge regionale per la Giornata “Carlo Urbani” resta a secco per il terzo anno consecutivo

Insorge il PD: "Imperdonabile sfregio alla generosa memoria di uno dei più illustri marchigiani"

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Carlo Urbani

Nonostante le promesse di ravvedimento dello scorso anno, quando le iniziative in ricordo di Carlo Urbani non vennero finanziate dalla giunta regionale, il centrodestra ci ricasca. Anche nel bilancio di previsione 2022-2025, approvato ieri dal consiglio regionale, la legge regionale per la “Giornata Carlo Urbani”, approvata all’unanimità dal consiglio regionale nel 2020 per ricordare il medico di Castelplanio che riuscì a identificare e classificare la Sars, resta a secco. Bocciato anche l’emendamento del gruppo assembleare del Partito Democratico, a prima firma del consigliere Antonio Mastrovincenzo, che chiedeva di stanziare un contributo di 30 mila euro.

“Si resta increduli – afferma il consigliere Mastrovincenzo – di fronte a questa vergognosa decisione della destra, un imperdonabile sfregio alla memoria di uno dei più illustri marchigiani. E dire che per le luminarie natalizie del “suo” comune di Castelraimondo, il presidente della Commissione Bilancio Renzo Marinelli è riuscito a trovare addirittura 60 mila euro!”.

“Che la giunta regionale – continua Mastrovincenzo – si fosse dimenticata ancora una volta di Carlo Urbani non stanziando neppure un euro a bilancio per le iniziative previste dalla legge che porta il suo nome era già di per sé un fatto gravissimo. Ma che il centrodestra si sia preso addirittura la responsabilità di bocciare il nostro emendamento è un fatto che dimostra tutta la sua ipocrisia, visto che lo scorso 29 marzo, durante la seduta aperta del consiglio dedicata al medico di Castelplanio in occasione dell’anniversario della sua scomparsa, il presidente Dino Latini e tutta l’Assemblea, approvando all’unanimità un’apposita risoluzione, si erano solennemente impegnati con la vedova Urbani e con i suoi figli per un adeguato finanziamento dei percorsi volti a valorizzare, soprattutto tra i più giovani, l’esempio di un uomo che con umanità, determinazione, passione e sacrificio ha sacrificato la sua vita per lasciare a noi un fondamentale lavoro di ricerca”.

A rincarare le accuse è poi il capogruppo Maurizio Mangialardi: “Negando 30 mila euro per onorare la nobile figura di Carlo Urbani e costruire azioni capaci di tramandare la sua opera, il centrodestra ha eretto un muro insormontabile tra sé stesso e la comunità marchigiana. Una decisione presa, tra l’altro, nel quadro di un bilancio vergognoso che non esita a sprecare letteralmente quasi 2 milioni di euro per iniziative prive di qualsiasi progettualità e utili solo a soddisfare i famelici appetiti elettorali dei singoli consiglieri della maggioranza. Questa umiliazione Carlo Urbani non la meritava e chi ne è stato responsabile dovrà rendere conto. Lo dico già da ora al presidente Acquaroli e a tutta la maggioranza: non sarà una fredda cerimonia, che certamente organizzerete per il prossimo 29 marzo solo per bon ton istituzionale, a ripulire la vostra coscienza da questo ignobile e insensibile atto”.

 

da: Gruppo assembleare del Partito Democratico – Assemblea legislativa delle Marche

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