MarcheNotizie.info
Versione ottimizzata per la stampa

Morani: “Pd Marche vuole autoconservarsi, situazione allucinante”

L'accusa della sottosegretaria Dem al Ministero dello Sviluppo economico

1.795 Letture
commenti
Partito Democratico, PD

Il gruppo dirigente del Pd nelle Marche“ha scelto con un voto a larga maggioranza di autoconservarsi fino al prossimo congresso (che non è dato sapere quando si farà).

La loro proposta rivoluzionaria di cambiamento è stata di allargare a qualche ingresso nuovo in segreteria regionale. Semplicemente imbarazzante: è un po’ come pensare di chiudere un buco di 3 metri di diametro con un cerotto”. Lo scrive su Facebook Alessia Morani, sottosegretaria Dem al Ministero dello Sviluppo economico.

“Sabato 12 dicembre – ricorda – si è tenuta l’assemblea del Pd delle Marche dopo ben 3 mesi dalle elezioni regionali e comunali in cui siamo stati rovinosamente sconfitti e dopo una raccolta di firme per richiederne la convocazione. La risposta del segretario del pd delle Marche alla sonora bocciatura dell’elettorato è stata la seguente: sono dimissionario ma non mi dimetto, non bisogna cambiare niente nel partito, il segretario regionale e la sua segreteria vanno confermati perché non hanno responsabilità nella sconfitta poiché la responsabilità è di tutti.

In conclusione, la responsabilità non è di nessuno. Mai vista una cosa simile. In qualunque partito dopo una colossale sconfitta elettorale come quella subita a settembre, come minimo, chi ha responsabilità politiche si dimette, fa spazio ad altri come hanno fatto, tra l’altro, tutti i segretari nazionali del Pd da Veltroni a Renzi dopo elezioni andate male. Nelle Marche, invece, si continua come se niente fosse”.

“Qualcuno potrebbe obbiettare che la decisione è stata presa con un voto dell’assemblea. Verissimo e legale (cioè conforme alle regole)” ma c’è un problema: il voto che occorre tenere in considerazione è quello delle elezioni di settembre che dice che questo gruppo dirigente deve andare a casa. Alla fine della storia l’unico che si è assunto una responsabilità è il presidente uscente Ceriscioli.

Gli altri, invece, rimangono tutti al loro posto, anzi, rilanciano proponendosi come traghettatori di questa nuova fase, dopo avere consapevolmente guidato la barca verso la tempesta e il naufragio. Hanno anche il coraggio di chiamarla ‘fase costituente’. Invece di spalancare le porte del partito alla partecipazione qui si sceglie la totale chiusura a chi chiede un cambiamento.

I nostri militanti ed elettori meritano rispetto e questa scelta è completamente in contrasto con la forte richiesta di discontinuità che ci hanno urlato in faccia con il voto a settembre. Si deve, però, sapere che non siamo tutti uguali nel Pd delle Marche e che c’è chi non si arrende a questa situazione allucinante. Siamo, comunque, solo all’inizio della nostra battaglia politica e non molliamo di un millimetro. Il tempo è galantuomo, sempre”.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Marche Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!