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Marche Notizie e il network Netservice si arricchiscono di una nuova interessante rubrica

In partenza il servizio "L'Avvocato risponde", in collaborazione con lo studio legale Frasca-Di Paola

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tribunale, processo, udienza

Sulle pagine di MarcheNotizie.info e degli altri portali del network Netservice, in collaborazione con lo studio legale Frasca-Di Paola, offriremo ai nostri lettori il servizio “L’Avvocato risponde”.

I lettori potranno mandare una mail con un quesito giuridico a avvocati@marchenotizie.info e, con cadenza quindicinale, alla domanda più interessante verrà risposto pubblicamente.

Massimo Mariselli: Avv. Frasca, può presentare brevemente lo studio?

Avv. Gabriel Frasca: Lo Studio legale Frasca-Di Paola nasce dall’amicizia decennale tra gli Avv.ti Gabriel Frasca e Alessandro Di Paola. La Sede principale dello Studio è a Roma, ma lo studio si avvale di corrispondenti in altri fori, nonché all’estero, offrendo consulenza in italiano, inglese, ceco nonché avvalendosi di consulenti di fiducia, in tedesco e in russo. Lo Studio si occupa sia di questioni penali che civili, cercando, anche con l’aiuto dei collaboratori, di abbracciare più materie possibili per seguire il cliente a 360 gradi. Lo Studio è fiduciario di vari Enti; ha stretto convenzioni con Enti diplomatici, quali il Consolato Generale della Rep. Ceca a Roma, l’Arma dei Carabinieri e il Corpo della Guardia di Finanza.

Mariselli:Cogliamo l’occasione di questo noto e triste momento di emergenza sanitaria per chiedere agli avvocati un commento sui provvedimenti emergenziali di questi giorni…

Avv. Alessandro Di Paola: Dal punto di vista delle misure sanitarie ed economiche la situazione è di difficile commento per la tecnicità della materia e per l’evento di grande portata, che comprensibilmente avrà colto anche l’esecutivo impreparato. Tuttavia dal punto di vista giuridico ci sono alcune perplessità: ad esempio sulle sanzioni: prima si è proceduto a delle denunce, ma queste erano probabilmente illegittime e quindi si è passato alle sanzioni amministrative, le cosiddette multe, ma anche qui ad esempio l’autocertificazione imposta ai cittadini risulta illegittima, perché non prevista da alcuna legge o norma precettiva; inoltre il decreto legge 25 marzo 2020, n. 19 indica quale forze che debbono vigilare sui vari divieti di uscire dalla propria abitazione quelle “di polizia”, ma tale dizione non includerebbe, in virtù della legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale nonché in virtù delle leggi di Pubblica Sicurezza, le varie polizie locali…

Mariselli: Quindi le multe elevate dalle polizie locali, dai vigili urbani, sarebbero nulle?

Avv. Di Paola:Ci sarebbero dei profili di illegittimità, ma l’intero impianto sanzionatorio è impostato su basi fragili, vi sono molteplici profili. Non si vuol sostenere che sia giusto non rispettare gli obblighi, anzi bisogna rispettarli per uscire prima dalla quarantena, ma ciò non toglie che l’impianto precettivo e sanzionatorio sia impostato male, con deboli fondamenta giuridiche.

Mariselli:Ci sono molte persone ed aziende in difficoltà, che soluzioni sono state proposte ad esempio per gli immobili locati, affittati?

Avv. Frasca: Al di là delle varie misure economiche, lart. 91 del Decreto legge n. 18/2020statuisce che per la situazione generatasi a causa della epidemia “è sempre valutata ai fini dell’esclusione, ai sensi e per gli effetti degli artt. 1218 e 1223 c.c.…” e ciò in relazione a “…eventuali decadenze o penali connesse a ritardi o omessi adempimenti”, ossia si vuole escludere la responsabilità del debitore per i danni causati dall’inadempimento dovuto alla epidemia. Inoltre, va detto, i contratti di locazione potrebbero risolversi anche per inadempimento impossibile o eccessivamente oneroso oppure, ancora quando il godimento del bene locato è divenuto impossibile. La risoluzione, però, se agevola il conduttore – nel medio periodo – può causare seri danni al locatore che, per esempio, deve ugualmente pagare le spese di gestione dell’immobile sfitto e così via. Purtroppo è un cane che si morde la coda.

Mariselli:Avv. Frasca, un’ultima domanda: in base alla sua esperienza cosa preoccupa maggiormente i vostri clienti in questo delicato momento?

Avv. Frasca: inutile dire che la maggiore preoccupazione è quella di non riuscire ad andare avanti, soprattutto per piccole e medie imprese ma anche per professionisti ed esercenti commerciali. L’elemento più criptico è dato senza dubbio da una normazione confusionaria che non dà certezze. Ci sono, però, altri clienti molto preoccupati – al di là del fattore economico – per le loro libertà; stanno accusando i quasi 50 giorni di “quarantena” e sono gettati nell’incertezza – oltre che dal legislatore – anche dai numerosi pareri, spesso contrastanti, dei medici intervistati dai media. Proprio alla luce di queste considerazioni, vi ringraziamo per la proposta di collaborazione con la finalità di poter – nonostante la distanza fisica – aiutare qualche lettore dandogli quanto meno un consiglio pratico su come affrontare questo periodo difficile. Molto difficile.

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