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“La legge di bilancio dimentica artigiani e piccole imprese”

La Cna Marche aderisce alla campagna #bastablabla per modificare la legge di Bilancio che penalizza le imprese: mobilitati 18mila artigiani

artigianato, artigiani, settore manifatturiero, crisi economica

Diciottomila artigiani e piccoli imprenditori marchigiani mobilitati dalla Cna contro la legge di Bilancio che si sta discutendo in Parlamento.

Siamo delusi e arrabbiati. Questa legge di Bilancio” affermano il presidente Cna Marche Gino Sabatini e il segretario Otello Gregorini “dimentica gli artigiani e le piccole imprese che, nelle Marche rappresentano il 98 per cento del sistema produttivo regionale, occupano il 54 per cento degli addetti e formano il 48 per cento del Pil. L’economia marchigiana, proprio per questa sua caratteristica subisce più di altre realtà territoriali, le conseguenze di scelte come la mancata deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali e la mancata esclusione dall’Irap per le attività di minore dimensione. Chiediamo inoltre il ripristino dell’aliquota al 65 per cento per gli interventi di efficientamento energetico. Per di più, nella legge di Bilancio si fa retromarcia su importanti provvedimenti come l’Imposta sui redditi d’impresa e il regime per cassa con la previsione del riporto delle perdite, già introdotti opportunamente lo scorso anno. La massiccia campagna della Cna partita in tutta Italia con lo slogan #bastablabla, è solo la nostra prima iniziativa. Siamo pronti a mobilitare, se inascoltati, i nostri 18 mila piccoli imprenditori marchigiani associati per ulteriori forme di protesta ”.

L’Imu su capannoni, laboratori e negozi è sicuramente il tributo più odiato dagli artigiani e dai piccoli imprenditori perché colpisce strumenti di lavoro, indispensabili a svolgere la propria attività, come se fossero seconde case, consentendo solo una molto limitata deducibilità dal reddito.

Nonostante le sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione, che hanno sancito inequivocabilmente come artigiani e piccole imprese senza un’autonoma organizzazione dei fattori della produzione non debbano pagare l’Irap, continua a mancare un provvedimento di legge che li escluda definitivamente dall’applicazione, evitando gli attuali contenziosi. Nelle Marche sono più di 20 mila le imprese con un abase imponibile tra i 13 e i 30 mila euro che pagano ingiustamente l’Irap. La Cna chiede l’esenzione sotto i 30 mila euro dì e non solo fino a 13 mila euro come previsto dalla legge di Bilancio.
Intanto la mobilitazione degli artigiani ha portato i primi risultati. La Commissione Finanze della Camera ha inserito tra gli emendamenti ritenuti prioritari quattro temi particolarmente sensibili per gli artigiani e le piccole imprese: il graduale aumento della deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali ai fini della determinazione del reddito d’impresa, la previsione del riporto delle perdite per rendere effettivamente operativo il regime del reddito per cassa, l’aumento delle franchigia Irap e la possibilità di cedere alle banche il bonus per ristrutturazioni ed efficientamento energetico. Segnali di attenzione importanti che Cna Marche ritiene necessario trovino conferma nel prosieguo dei lavori in Commissione Bilancio questa settimana.

Cna Marche
Pubblicato Lunedì 11 dicembre, 2017 
alle ore 16:21
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