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Ancora caldo torrido e afa sulle Marche

Il prospetto dei prossimi giorni: temperature fino a 38 gradi, ma quelle percepite saranno più alte

sole

Cattive notizie per chi sperava che il caldo intenso e fastidioso di questi giorni potesse finalmente concedere una tregua sul nostro Paese. Nella settimana appena iniziata i valori termici risulteranno particolarmente elevati soprattutto nel periodo compreso tra venerdì 17 e sabato 18 luglio.

Nel weekend 18-19 luglio ci aspettiamo un lieve incremento dell’attività temporalesca sulle regioni alpine e prealpine. In questa sede il passaggio instabile previsto dal modello europeo risulta ancor più modesto rispetto quanto previsto dal modello americano che regalerebbe qualche chances in più d’avere un’estensione della fenomenologia temporalesca sulle pianure più settentrionali.

A seguito di questo modesto disturbo passeggero, con incredibile tenacia l’alta pressione sarebbe pronta a ricucire lo strappo, prolungando la fase di intensa calura anche per la terza decade di luglio.
I valori termici risulterebbero piuttosto elevati, con scarti sopra la media particolarmente evidenti sulle regioni settentrionali. La colonnina di mercurio si attesterà mediamente tra i 30 ed i 35 gradi, con punte localmente superiori nelle valli più interne e calde. Insomma esiste purtroppo la seria possibilità che la situazione possa protrarsi addirittura fino a fine mese.

L’alta pressione sarà clemente, si fa per dire, fino a mercoledì 15, dopodiché le temperature saliranno ancora e soprattutto aumenterà l’afa, che riprenderà a farci soffrire. Fino a mercoledì 15 quindi avremo tanto sole e temperature comprese tra i 30 e i 35 gradi valori questi ultimi che si presenteranno soprattutto nelle zone interne e lontane dal mare.

Da giovedì 16 avremo caldo in rapida crescita con un netto rialzo delle temperature e dell’umidità. Significa che tornerà l’afa e sarà a tratti opprimente. Localmente si raggiungeranno punte massime di 37-38 gradi, ma a pelle ne percepiremo oltre 40 in tantissime città d’Italia.
I temporali continueranno a interessare le Alpi e l’Appennino settentrionale, risultando localmente anche intensi. Altrove solleone e neppure una nube pomeridiana. Insomma ci avviamo a grandi passi verso quello che probabilmente potrebbe essere il week end più caldo dell’intera stagione.

 

da Meteomisanevola.it

Commenti
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sistemix
sistemix 2015-07-17 21:41:09
L’innalzamento delle temperature è di origine artificiale. Secondo un gruppo di scienziati statunitensi è un’arma che mira ad indebolire l’intera popolazione mondiale
Mentre i geoingegneri manipolano il clima, i media di regime manipolano i dati sul meteo, ad esempio quelli sui valori di umidità relativa e pressione atmosferica: i vari organi ufficiali continuano a ripetere che l’attuale ondata di caldo, abbattutasi su gran parte dell’Europa, è dovuta all’anticiclone africano cui sarebbe connessa un’umidità molto elevata.

Non è vero: i valori igrometrici sono bassi in misura anomala anche nelle località di mare a tal punto che non si formano quasi mai delle nuvole; al massimo in un cielo grigio-violaceo al mattino aleggia qualche brandello di cumulo polveroso che è poi dissolto nell’arco delle ore successive. Se i parametri di umidità fossero alti, si dovrebbero generare i nembi e si dovrebbero scatenare i temporali di calore anche sulle città, fenomeni che sono oggi solo un pallido ricordo del passato.

In un firmamento così opaco non è agevole discernere gli aerei chimici (a bassa quota) con le loro scie persistenti ed effimere o assenti, ma le operazioni di avvelenamento globale continuano senza requie, notte e giorno, pure quando il cielo sembra “sereno”. Non solo: i riscaldatori ionosferici e probabilmente i satelliti in orbita geostazionaria seguitano ad irradiare campi elettromagnetici che aumentano le temperature in modo drastico e mirato.

La verità è che il pianeta, soprattutto l’emisfero settentrionale, è sempre più caldo, ma non a causa delle emissioni di biossido di carbonio né a seguito dell’attività solare: certe aree sono roventi a cagione delle attività chimico-elettromagnetiche che, tra le altre cose, depauperano l’atmosfera di ossigeno. L’umidità è decurtata o migra in aree circoscritte dove provoca disastrosi nubifragi. Le società private, che lucrano sull’acqua e sulla siccità, sono già sulla porta di casa, come petulanti piazzisti.

Le microonde sono una forma di radiazione non ionizzante che, producendo un violento attrito tra le molecole, genera calore. E’ quanto sta accadendo in questo periodo con i “caloriferi” al massimo: ne consegue un’afa spaventosa, secca ed innaturale. Gli esseri viventi ne risentono in modo preoccupante: gli alberi sono ustionati da raggi ultravioletti non filtrati dall’ozonosfera ridotta a colabrodo, animali e uomini accusano tutti i sintomi dovuti ad una calura infernale. Le “nuvole” zigrinate o simili a denti di pettine sono la grottesca conseguenza di pesanti azioni sul clima.

“Riscaldamento globale”, “cambiamenti climatici”, “febbre del pianeta” sono i mantra dei globalizzatori del clima, ma che cosa sta accadendo veramente?

In buona sostanza lo sconvolgimento degli equilibri è provocato dalla guerra climatica con un innalzamento occasionale ed estemporaneo delle temperature di origine artificiale, soprattutto nell’emisfero Nord (più trafficato da velivoli commerciali e con una maggiore presenza dei cosiddetti “riscaldatori ionosferici”). Questo spiega perché, in questo periodo, mentre il pack artico tende a ridursi, sebbene non in modo catastrofico, i ghiacci antartici si stanno espandendo. Lo spostamento indotto delle correnti a getto e le anomalie del Nino sono una delle cause principali della variazione dei flussi idrodinamici in quota.

Il resto è ottenuto con le microonde ed i metalli elettroconduttivi aviodispersi. E’ dunque evidente un balzo del tutto anomalo dei parametri termici, fenomeno commisurato all’intensità delle operazioni di geoingegneria clandestina. Infatti le misurazioni sin qui eseguite da oltre 100 anni non mostrano un aumento delle temperature medie sulla Terra, piuttosto una tendenza nella norma. La N.A.S.A. ed altri enti sono stati spesso colti in flagrante a falsificare i dati, pur di avvalorare la tesi del global warming.
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