Banca Marche: il tribunale fallimentare dichiara lo stato d’insolvenza
Procura di Ancona aprirà nuovo fascicolo d'indagine per bancarotta fraudolenta
La vecchia Banca Marche è stata dichiarata in stato d’insolvenza. E’ quanto stabilito dal tribunale fallimentare di Ancona dopo il crac che ha visto BdM affondare sotto un passivo che superava gli 800 milioni di euro.
La decisione è arrivata martedì 15 marzo con la sentenza del giudice Francesca Miconi che ha dichiarato l’insolvenza della BdM spa in liquidazione coatta amministrativa, contrariamente a quanto avevano richiesto le fondazioni Cassa di Risparmio di Pesaro e di Jesi che sono state condannate a risarcire le spese del giudizio, 3125 €.
Stabilito anche il difetto di legittimazione ad intervenire del Codacons.
Ora si potrebbe aprire la strada della contestazione in sede penale ai vecchi vertici dirigenziali per la bancarotta fraudolenta.
Già due i fascicoli d’indagine aperti finora: nei confronti del management e di altre decine di indagati – tra cui ex Dg ed ex presidenti – si procede a vario titolo per appropriazione indebita, corruzione, falso in bilancio, ostacolo alla vigilanza e associazione per delinquere.
Ma la Procura di Ancona dovrebbe un terzo fascicolo d’inchiesta – stavolta per bancarotta fraudolenta e altri reati fallimentari – sulla vecchia Banca Marche spa in liquidazione coatta amministrativa.
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