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Il fondo di solidarietà della Regione Marche non convince affatto i sindacati

Cgil, Cisl e Uil contrarie ai criteri adottati per l'assegnazione dei contributi

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donazione degli organi, trapianti, solidarietà

È negativo il giudizio di Cgil Cisl e Uil Marche sulla bozza di Delibera con la quale la Giunta regionale approva i criteri di riparto e le modalità di utilizzo del Fondo regionale di solidarietà.


Il Fondo ha la funzione di coprire gli incrementi di compartecipazione delle rette in capo agli utenti – o ai Comuni che ad essi si sostituiscono nel loro pagamento – delle strutture socio sanitarie per anziani, disabili e persone con disturbi mentali.

La Delibera è stata oggetto di discussione nell’incontro avuto il lunedì 4 giugno.

I sindacati contestano alcune criticità, quali l’esiguità delle risorse messe a disposizione, (2 milioni l’anno per il triennio 2017-19), i criteri adottati per definire i beneficiari del Fondo, che in questa prima fase saranno solo persone con disturbi mentali.

Cgil Cisl e Uil Marche sostengono invece che la selezione vada effettuata con riferimento all’effettiva condizione economica – certificata dall’Isee – e non dalla categoria di appartenenza.

Le organizzazioni sindacali chiedono alla Regione un confronto “per definire l’utenza potenziale del fondo, valutare l’impatto finanziario che la misura avrebbe qualora si volesse garantire una copertura completa, quantificare le risorse complessivamente disponibili e condividere in modo trasparente i criteri di selezione della platea degli utenti”.

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