Dopo la relazione introduttiva di Maurizio Landini, segretario confederale CGIL, sono seguiti gli interventi programmati coordinati da Silvana Roseto, Segretario Confederale UIL tra i quali quelli di Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche.

Nel corso del suo intervento, il Presidente di Anci Marche ha posto l’accento sul fatto che “a 25 anni dall’introduzione per legge dello stop all’amianto ancora troppo rimane da fare per rimuovere definitivamente tale problema”.

“Come ANCI – ha aggiunto – abbiamo chiesto ed ottenuto l’istituzione del tavolo intergovernativo al quale partecipano tutte le istituzioni competenti, che sta svolgendo il lavoro di preparazione della 3′ conferenza nazionale amianto in programma a Casale Monferrato il prossimo 24-25 novembre, dove ci auguriamo siano presentate da Governo e Regioni almeno alcune delle soluzioni necessarie per avviare un serio programma fatto di azioni concrete, ad iniziare dalle semplificazioni normative, dallo stanziamento di risorse, ed alla verifica seria dello stato dell’arte dei piani bonifica rispetto ai quali si registrano ampi ritardi”.

Maurizio Mangialardi ha ricordato poi il ruolo dell’Anci a sostegno di questo percorso a partire dalla promozione della campagna “Rete delle Citta’ Amianto Zero”, un programma di appuntamenti territoriali rivolti ai Comuni, utili a rafforzare l’azione di lobby su Governo e Regioni, a condividere le migliori pratiche, elaborare proposte di lavoro e naturalmente attività di formazione, per passare quanto prima ad una fase operativa. I prossimi due appuntamenti saranno nelle Marche e in Lombardia, dopo quelli già tenutisi in Piemonte e Friuli. In conclusione, Mangialardi ha ribadito da parte dell’Anci “la necessità di approvare il ddl testo unico su Legge sull’Amianto presentato dalla Sen. Camilla Fabbri”.
Le conclusioni sono state a cura di Angelo Colombini, Segretario Confederale CISL.