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Pubblico impiego, nelle Marche persi 4.000 posti di lavoro

Riduzione degli organici del 5,7%. La denuncia della Cgil

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lavoro e occupazione nella pubblica amministrazione, dipendenti pubblici

Blocco delle assunzioni e del turn over, tagli ai trasferimenti e riduzione della spesa pubblica: sono queste le cause della perdita di circa 4.000 posti di lavoro nel pubblico impiego delle Marche. E’ quanto denuncia la Cgil, segnalando un meno 6 per cento nell’occupazione presso le pubbliche amministrazioni che si traduce, solitamente, in meno servizi ai cittadini.

Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni – spiega Alessandro Pertoldi, segretario generale FP CGIL Marche – è fatto di tante professioni: infermieri, educatori, operatori socio sanitari, vigili del fuoco, agenti di polizia locale, assistenti sociali, geometri, mediatori culturali, solo per citarne alcune, di persone che ogni giorno garantiscono i diritti fondamentali dei cittadini. Il prolungato blocco del turn over, esplicitamente mirato alla riduzione progressiva degli organici, ha già provocato danni quasi irreversibili con il drammatico invecchiamento che produce effetti immediati sul dinamismo degli apparati pubblici, in specie nei segmenti più “operativi”.

Nel 2013, per il quinto anno consecutivo, è proseguita la riduzione della forza lavoro impiegata nelle amministrazioni pubbliche. Rispetto al 2007 il totale degli occupati nella Pubblica Amministrazione si è ridotto del 5,7%.

Le variazioni intervenute fra il mese di dicembre 2013 ed il mese di settembre 2014 confermano la prosecuzione della contrazione generalizzata per tutti i comparti, con poche eccezioni che riguardano i Corpi di polizia e le Agenzie fiscali che restano sostanzialmente stabili, mentre la Magistratura e i Vigili del fuoco fanno registrare qualche incremento.

La riduzione della spesa pubblica attraverso tagli lineari ha inciso notevolmente sia sulla garanzia dei servizi ai cittadini sia sulle condizioni di lavoro del personale impegnato negli stessi.

L’Italia, confrontata con gli altri grandi paesi europei non ha troppi dipendenti pubblici, né in rapporto alla popolazione residente né in rapporto all’insieme degli occupati. Uno degli apparati pubblici meno ingombranti d’Europa, quello italiano, in costante riduzione negli ultimi dieci anni in assenza di rinnovo contrattuale da sei anni e retribuzioni bloccate per legge.

Nelle Marche fra il 2009 ed il 2013 si sono persi 3.971 posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione passando dal totale di 85.195 dipendenti, registrato nel 2019 al totale di 81.224 dipendenti registrato nel 2013. A questo dato va aggiunta l’ulteriore contrazione generalizzata per tutti i comparti registrata nel periodo dal dicembre 2013 al mese di settembre 2014.

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