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Marche, dimensionamento scolastico: dichiarazione assessore Bravi

"La Regione Marche non 'congela' il Piano di dimensionamento come è stato chiesto da alcuni"

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Loretta Bravi

In merito alla questione del dimensionamento scolastico trattata in questi giorni in alcuni articoli della stampa locale l’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Loretta Bravi precisa:

In primo luogo la Regione Marche non “congela” il Piano di dimensionamento come è stato chiesto da alcuni, ma piuttosto esercita in pieno la sua governance in base ai criteri previsti e alle priorità emerse. Sì dunque a musicali e coreutici dove ci sono iscritti; sì ai corsi professionalizzanti per rafforzare il legame scuola-lavoro e per aprirsi alle aziende; sì ai corsi serali per rafforzare l’occupabilità di coloro che vogliono rientrare nel mondo del lavoro attraverso l’innalzamento del livello di istruzione e formazione.

In questo contesto, sull’ipotesi di ampliamento dell’offerta formativa con l’istituzione del Tecnico a Pesaro, la Regione ribadisce la necessità di una approfondita fase istruttoria che coinvolga tutti i soggetti interessati per individuare fabbisogni effettivi e prospettive concrete . Attualmente nella Provincia di Pesaro e Urbino sono presenti due istituti ITIS (Mattei di Urbino e Don Orione di Fano), pertanto l’ipotesi è proprio quella di aprire un confronto per valutare soluzioni organizzative e funzionali rispettose del territorio. La Regione, chiamata in causa in questi giorni, su questo è stata chiara e trasparente.

Ribadisco inoltre la ratio che ha guidato la definizione del programma della rete del dimensionamento approvato oggi dalla giunta: puntare sull’educazione musicale per valorizzare il patrimonio culturale che costituisce l’eccellenza marchigiana. L’apertura del Coreutico a Pesaro non interferisce sugli altri due già autorizzati (Tolentino e Senigallia) in quanto il bacino di utenza di Pesaro si estende anche all’Emilia Romagna e alla Toscana (attualmente i Coreutici esistenti si trovano a Reggio Emilia e Arezzo).

Abbiamo investito significativamente infine, sulle scuole a indirizzo professionale sostenendo finanziariamente percorsi iFP (istruzione Formazione professionale) al fine di favorire esperienze di apprendistato e di inserimento nel mercato del lavoro. Questa offerta va ad integrazione e completamento delle filiere produttive su cui l’Assessorato ha puntato nel triennio sia in termini di qualificazione che di innovazione“.

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