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Bandiere Blu 2018: le Marche giù dal podio

La classifica che premia i lidi per qualità, sostenibilità e servizi, ci vede scavalcare dalla Campania

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Bandiera Blu

Cresce il numero delle Bandiere Blu in Italia ma non nelle Marche: se nel 2017 i comuni vincitori erano stati 163, quest’anno sono saliti infatti a 175. L’alloro può essere assegnato a più tratti di litorale appartenenti al medesimo territorio ma, al contempo, se un comune ha vinto non significa che possa esporre il vessillo su tutti i suoi arenili.

Salgono di poco anche gli approdi turistici che toccano quota 70. Le new entry sono Sellia Marina, Sorrento, Ispani, Cattolica, Peschici, Rodi Garganico e Marina dell’Orso di Poltu Quatu; a vedersi retrocedere sono quattro comuni: Anzio, Gabicce Mare, Termoli e Pozzallo.

In questa 32^ edizione la Liguria si conferma la regina dei nostri litorali, mantenendo il vessillo in 27 Comuni, segue la Toscana con gli stessi 19 dello scorso anno; al terzo posto compare la Campania che scavalca le Marche, grazie all’ingresso di 3 nuove spiagge, Piano di Sorrento, Sorrento e Ispani.

Alla premiazione svoltasi nella mattina del 7 maggio al Cnr di Roma hanno vinto le località con le acque di balneazione di qualità eccellente come stabilito dalle analisi effettuate negli ultimi quattro anni dall’Arpa, quelle realizzate nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio ministeriale. I risultati sono stati presentati direttamente dai comuni “in quanto oramai c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla Fee e quanto effettuato dalle Arpa – spiega una nota – in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati. I 32 criteri del programma vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali partecipanti a impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente”.

L’assegnazione delle Bandiere Blu risponde ben a 32 criteri, dove non c’è solo la qualità e la pulizia del mare, ma anche la gestione del territorio, il funzionamento degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti, la vivibilità in estate e la valorizzazione delle aree naturalistiche.

MARCHE

PESARO – URBINO
1. Pesaro
2. Fano
3. Mondolfo (Marotta)

ANCONA
4. Senigallia
5. Ancona (Portonovo)
6. Sirolo
7. Numana

MACERATA
8. Potenza Picena (Porto P.P.)
9. Civitanova Marche

FERMO
10. Porto Sant’Elpidio
11. Fermo (Lido di Fermo/Marina Palmense)
12. Porto San Giorgio
13. Pedaso

ASCOLI PICENO
14. Cupra Marittima
15. Grottammare
16. San Benedetto del Tronto

La Classifica
1. Liguria 27 (=)
2. Toscana 19 (=)
3. Campania 18 (+3 Piano di Sorrento, Sorrento e Ispani)
4. Marche 16 (-1 ha perso Gabicce)
5. Puglia 14 (+3 Rodi garganico, Peschici e Zapponeta)
5. Sardegna 13 (+2 Trinità d’Agultu e Vignola)
6. Abbruzzo 9 (+1 Scannosale)
7. Calabria 9 (+2 Tortora e Sellia Marina)
8. Lazio 8 (= Anzio uscito e il lago di Trevignano romano entrato)
8. Veneto (=)
9. Emilia Romagna 7 (+1 Cattolica)
10. Sicilia 6 (-1 perde Pozzallo)
11. Basilicata 4 (+2 Bernalda e Nova Siriil)
12. Friuli Venezia Giulia 2 (=)
13. Molise 1 (-1 perde Termoli)

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